Il Mediterraneo è sotto stretta osservazione | Una VONGOLA salverà il mare e tutti i suoi abitanti
Vongola spiaggia (canva.com) - www.marinecue.it
Una vongola, secondo ricercatori, sarà la vera salvatrice dei nostri mari. Innovazione per la tutela dell’ecosistema marino mediterraneo.
Quando ho letto la notizia, devo ammettere, cari lettori, che sono rimasta anche io sorpresa. Il titolo, credetemi, sulla parola non è solamente fantasia.
Gli ecosistemi marini mediterranei sono più che mai al centro dell’attenzione, per una serie di fenomeni che, in primis, includono l’emissione sempre più forte di materiali inquinanti da parte delle crociere.
Per non parlare dell’arrivo delle specie aliene, di cui abbiamo abbondantemente trattato anche qui su questo portale (in particolare, del granchio blu nel Mare Adriatico).
Pertanto, quando tecnologia, innovazione, interesse sociale e politica si incontrano, forse possiamo tirare i primi veri sospiri di sollievo.
Una “Vongola” per i mari
Secondo HD Blog, è stato presentato il progetto del PNRR chiamato Vongola, a tutela degli ecosistemi marini del Mediterraneo. L’anagramma sta per “Visual and Noise-enhanced AI Analysis for Marine Biodiversity Monitoring, Observation and Learning”, un sistema complesso che incorpora algoritmi di IA con una rete di sensori acustici e visivi, i quali analizzano contemporaneamente i fondali della dorsale ionica ai fini di valutare l’impatto dell’attività umana sull’equilibrio della biodiversità marina.
Oltre 30 i ricercatori coinvolti, tra fisici, ingegneri e biologi, per un’iniziativa promossa dal Centro siciliano di Fisica Nucleare di Struttura della Materia, insieme all’Università di Catania e Reggio Calabria, nonché col contributo dell’azienda Nadir Byte. Tre i siti pilota coinvolti: il porto di Catania, lo Stretto di Messina e l’area marina protetta del Plemmirio, per una rete di 40 km di cavi a una profondità di oltre 2000 metri. La tecnologia, in particolare, si fonda su un approccio non invasivo e scalabile, con l’obiettivo di ridurre il tempo nella raccolta di dati e azione di tutela. Il progetto è stato già avviato a luglio dell’anno scorso ed è in fase di validazione, con una consegna prevista nei prossimi tre giorni.

Innovazione assoluta
Tra le nove opzioni chiave, secondo HD blog, figura il Distributed Acoustic Sensor, installato su un cavo elettro ottico e che sfrutta la tecnologia laser, trasformando la fibra in tanti microfoni virtuali che distinguono in tempo reale suoni sottomarini, passaggi di navi, vocalizzazioni di cetacei e rumori di fondo.
In sintesi, stiamo parlando di una tecnologia veramente straordinaria, in cui l’IA aiuta come mediatore di ordine e classificazione dei dati. Come spiegato da Alessia Triricchi, coordinatrice principale del progetto: “Il Mar Mediterraneo è un luogo in cui fare ricerca d’avanguardia e sviluppare tecnologie innovative a servizio dell’ambiente e della tutela della biodiversità.” Aggiunge inoltre il ricercatore Giorgio Riccobene: “Analizziamo i dati in tempo reale con metodi analitici e con nuove tecniche di intelligenza artificiale, perché la massa di informazioni raccolte è enorme.”
