Allarme Groenlandia, attenzione globale | Esplosa rilasciando enormi quantità di acqua: si attendono conseguenze tragiche

Enormi quantità d'acqua dalla Groenlandia (Canva) - marinecue.it
In questo momento, le acque della Groenlandia potrebbero inondare moltissimi territori, e nessuno se ne renderebbe conto.
Il livello dei mari, sta aumentando a causa dello scioglimento dei ghiacciai, e del riscaldamento globale. Motivo per cui, se questo fenomeno dovesse accelerare oltre ogni previsione, le conseguenze potrebbero esser davvero drammatiche, per l’intero pianeta.
Molte metropoli costiere, come Venezia, New York o Bangkok, rischierebbero di scomparire sotto le acque; e milioni di persone, sarebbero costrette a lasciare le proprie case, trasformandosi in profughi climatici.
Nondimeno, l’aumento del livello del mare, altererebbe anche gli equilibri naturali. Le barriere coralline, le spiagge, e le zone umide, verrebbero distrutte, minacciando la sopravvivenza di molte specie marine e terrestri.
Pertanto, affrontare quest’emergenza richiede azioni globali e immediate: per ridurre le emissioni, proteggere le coste, e rispettare la natura. Non essendo più scelte, ma delle vere necessità, per salvare il futuro della Terra.
Una scoperta senza precedenti
Un evento eccezionale, ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale: ovvero, una spettacolare inondazione sub-glaciale, avvenuta in Groenlandia, e documentata (per la prima volta) nella storia. Studio che, pubblicato su “Nature Geoscience”, e riportato da tech.everyeye.it, ha rivelato un fenomeno che sfida i modelli tradizionali sull’evoluzione della calotta glaciale, mettendo in luce la straordinaria forza dell’acqua intrappolata sotto ai ghiacciai.
La principale autrice, Jade Bowling, della “Lancaster University”, ha per questo spiegato come l’evento fosse talmente inaspettato, da suscitare inizialmente dubbi, sulla precisione dei dati. Sebbene, poi, successive verifiche hanno confermato che le osservazioni in questione, hanno evidenziato gravi lacune nelle attuali conoscenze sui processi, i quali avvengono sotto le calotte glaciali. Un mondo ancora, in gran parte, inesplorato.

Un fenomeno di potenza estrema
Grazie ai satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea e della NASA, i ricercatori hanno quindi ricostruito, in 3D, la zona interessata, scoprendo che nel 2014, si era formato in soli dieci giorni, un cratere profondo 84 metri, e largo quasi due chilometri quadrati: evento che ha, dunque, liberato circa 90 miliardi di litri d’acqua — l’equivalente di nove ore di flusso, delle Cascate del Niagara.
Uno straordinario fenomeno, insomma, che impone di rivedere le ipotesi sulla frequenza e sull’impatto delle inondazioni sub-glaciali. Dato che comprenderne le dinamiche è ormai essenziale, per valutare la stabilità della calotta groenlandese, oggi più che mai minacciata dagli effetti del riscaldamento globale.