Illustrazione di alcune navi da guerra (Pixabay FOTO) - marinecue.it
Italia e Grecia, negli ultimi giorni, hanno avviato a La Spezia il negoziato per due fregate FREMM, con opzione fino a quattro unità.
A La Spezia, durante l’esposizione Seafuture, Italia e Grecia hanno compiuto un passo rilevante nella loro cooperazione navale, firmando un memorandum d’intesa per il trasferimento di due fregate FREMM della Marina italiana alla flotta ellenica.
Il ministro della Difesa italiano e quello greco hanno discusso non solo delle navi ma anche di un rafforzamento più ampio delle relazioni strategiche. Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa italiano e ripreso dall’agenzia Anadolu, il memorandum rappresenta il punto di partenza per un percorso negoziale che non implica ancora la vendita definitiva, ma prepara il terreno a un accordo più strutturato.
Il documento firmato prevede infatti l’avvio delle trattative per l’acquisizione di due fregate classe Bergamini, con l’opzione di ulteriori unità in futuro. Come ricordato da Naval Today, l’intesa comprende anche l’impegno a definire un pacchetto di supporto tecnico e logistico, così da garantire continuità operativa alle navi una volta trasferite alla Marina greca.
Dendias, nelle dichiarazioni riportate da NavalNews, ha parlato di una vera “nuova era” per la flotta ellenica, sottolineando come queste navi, pur con più di dieci anni di servizio, siano ancora moderne e altamente capaci.
Secondo quanto riportato da NavalNews, e come riportato dal Ministero della Difesa italiano, la firma è avvenuta tra i direttori nazionali degli armamenti. Le fregate prese in considerazione sono la Carlo Bergamini e la Virginio Fasan, le prime due della serie, entrambe già oggetto di ispezioni da parte di ufficiali greci negli ultimi mesi. Questo passaggio, come sottolineato da Dendias in Parlamento e ripreso dalla stampa specializzata, non equivale a un contratto, ma avvia formalmente la fase negoziale.
Le due navi, come riportato da NavalNews, verrebbero consegnate in ottime condizioni e con possibilità di upgrade significativi. Tra questi, si parla dell’integrazione dei futuri missili ELSA, che saranno adottati anche sulle nuove fregate francesi FDI HN già acquistate da Atene. L’obiettivo è creare una compatibilità operativa che renda la Marina ellenica più flessibile e pronta ad affrontare scenari complessi nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale.
Le prospettive, come riportato da NavalNews e Naval Today, sono chiare: entro i primi anni del 2030 la Grecia potrebbe disporre di una flotta di otto fregate moderne: quattro classe FDI HN francesi e quattro classe FREMM italiane, per un totale di oltre 160 missili ASTER 30. Un arsenale che rafforzerebbe la deterrenza del Paese, mentre le unità classe Hydra, già in fase di ammodernamento, completerebbero un quadro navale tra i più solidi della regione.
Per l’Italia, come ricordato in una nota ufficiale del Ministero della Difesa e ripreso da Anadolu Agency, l’accordo non solo consolida i rapporti bilaterali con un partner chiave della NATO e dell’UE, ma permette anche di avviare il processo di sostituzione delle navi cedute con le future FREMM EVO, una versione più avanzata delle attuali.
La natura si sta ribellando. Da bacino strategico e casa di migliaia di specie protette,…
In quest'isola, simile a un vero e proprio paradiso a cielo aperto, andarci equivale a…
L’oceano è sempre stato considerato una delle frontiere più affascinanti e misteriose del nostro pianeta.…
Il segreto dagli abissi è stato finalmente svelato. Sono rimasti tutti senza parole: tracce svanite…
Dopo molto tempo, finalmente si redige il trattato definitivo con cui sarà possibile salvare il…
Preparare una cena gustosa e salutare non significa necessariamente passare ore ai fornelli. Esistono piatti…