Pronta contro le burrasche (artemistechnologies.co.uk) - www.marinecue.it
Il traghetto elettrico Artemis potrebbe offrire collegamenti tutto l’anno con le Isole Scilly, superando gli impedimenti del maltempo.
Per secoli il mare ha rappresentato per noi sia un limite che un collegamento tra comunità. Le rotte marittime sono state però spesso influenzate dalle condizioni atmosferiche avverse.
Tempeste, onde alte e forti venti hanno creato restrizioni che nemmeno le innovazioni tecnologiche di oggi hanno potuto radicare del tutto. Al giorno d’oggi, con i cambiamenti climatici che rendono più frequenti gli eventi estremi, mantenere collegamenti marittimi affidabili si rivela una sfida sempre più difficile.
È in questo contesto che si distingue l’innovazione dei traghetti elettrici a idroali (ferry hydrofoil): capaci di elevarsi sopra le onde, diminuiscono notevolmente l’attrito e regalano viaggi più stabili e sostenibili.
Si tratterebbe di un possibile cambiamento significativo, specialmente per quelle comunità isolate durante l’inverno, quando i mezzi di trasporto tradizionali non operano e le popolazioni restano con pochi collegamenti con il mondo esterno.
Come riportato da Marine Link, l’azienda Artemis Technologies sta conducendo uno studio per lanciare un nuovo servizio di traghetti tra Newlyn, in Cornovaglia, e St Mary’s, la più grande isola delle Isole Scilly, situate a circa 30 miglia dalla costa sud-occidentale dell’Inghilterra. Attualmente, non esistono collegamenti marittimi regolari durante i mesi invernali, mentre i voli vengono frequentemente cancellati a causa del maltempo, isolando ulteriormente le isole. L’intento del progetto è quindi introdurre l’Artemis EF-24 Passenger, traghetto completamente elettrico e veloce, concepito per offrire un servizio affidabile e sostenibile durante tutto l’anno.
Il fulcro tecnologico dell’iniziativa è costituito dal sistema eFoiler®, che permette all’imbarcazione di “volare” sulla superficie dell’acqua grazie agli hydrofoil retrattili. Questa particolare configurazione riduce significativamente la resistenza, consuma meno energia e assicura una navigazione più confortevole anche in mare agitato. Oltre a migliorare l’esperienza dei passeggeri, il sistema rende il viaggio più sicuro e accorcia i tempi di percorrenza.
Il progetto è sostenuto da un consorzio che comprende, oltre ad Artemis, il gruppo FRS, Connected Places Catapult e il Consiglio delle Isles of Scilly. Secondo la fonte, le attuali analisi non si concentrano solo sulla fattibilità tecnica, ma anche sulla possibile integrazione con i trasporti locali, le esigenze di ricarica nei porti e le norme necessarie per la certificazione. Inoltre, è importante il supporto del governo britannico tramite il programma UK SHORE (ovvero UK Shipping Office for Reducing Emissions), che dal 2022 ha investito oltre 230 milioni di sterline nello sviluppo di tecnologie per ridurre le emissioni nel settore marittimo.
Il progetto si allinea inoltre con una tendenza globale verso l’innovazione nella mobilità, come riportato dalla fonte. Varie strutture portuali in Europa e Nord America stanno già sperimentando traghetti elettrici e a idroali per abbattere le emissioni e migliorare i collegamenti marittimi. Le Scilly potrebbero diventare così un esempio per il futuro della navigazione, dimostrando come la sostenibilità e la tecnologia possano affrontare insieme le nuove sfide del mare.
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