Un grande traguardo (marina.difesa.it) - www.marinecue.it
Un ponte per il futuro. La nuova generazione di fregate chiamata a rispondere alle prossime sfide per la sicurezza internazionale.
Nella spettacolare cornice del cantiere navale del Muggiano, a La Spezia, si è raggiunta una tappa storica per la Marina Militare italiana: la consegna della decima fregata FREMM, intitolata ad Emilio Bianchi.
Stando a quanto riportato da Naval News, la nave porta il nome di uno degli eroi della Seconda Guerra Mondiale, insignito della medaglia d’oro al valore, ed è l’ultimo esemplare della “fase Legacy” prevista dal programma FREMM.
L’evento si inserisce in una più diffusa strategia di rinnovamento delle capacità navali italiane nonchè di rafforzamento della cooperazione europea in materia di difesa internazionale.
Con questo riconoscimento, il programma FREMM, gestito dall’OCCAR (Organisation for Joint Armament Cooperation), secondo la fonte, apre la strada al futuro: le prossime evoluzioni, già in stato di progettazione, dovrebbero portare le fregate italiane a livello ancora più avanzato, pronte ad affrontare le nuove minacce emergenti nei mari del mondo.
Come descritto da Naval News, il FREMM (acronimo di Fregata Europea Multi-Missione) è frutto della collaborazione tra Italia e Francia avviata all’iizio del Duemila sotto la guida di OCCAR. Si tratta di una delle iniziative di cooperazione militare meglio riuscite in ambito europeo: 18 le fregate consegnate fino ad oggi, dieci all’Italia e otto alla Francia. Le FREMM si caratterizzano per la loro capacità di svolgere diverse missioni: possono essere impiegate in operazioni di sorveglianza, difesa contro attacchi aerei, lotta contro sottomarini e protezione delle vie marittime. La Emilio Bianchi, in particolare, fa parte della variante “ASW enhanced”, specificamente progettata per affrontare i sottomarini più moderni.
Durante la cerimonia di consegna presenti importanti figure del settore: dal direttore di OCCAR, Joachim Sucker, ai vertici della Marina, passando per i rappresentanti di Fincantieri e Leonardo, i due principali gruppi industriali italiani coinvolti nel progetto. La nave è stata completata con un anticipo di tre mesi rispetto ai tempi programmati, un traguardo che dimostra l’efficacia della cooperazione fra istituzioni e settore industriale. Dopo un breve periodo di formazione per l’equipaggio, la fregata entrerà in servizio attivo, promettendosi di rafforzare la flotta italiana in contesti di crescente instabilità geopolitica.
Con la consegna della decima FREMM si conclude una fase, ma subito se ne inaugura un’altra. Secondo Naval News, l’Italia avrebbe in effetti ordinato due nuove fregate nella versione FREMM EVO, con consegna prevista per il 2029 e il 2030. Queste unità saranno equipaggiate con radar all’avanguardia (Leonardo Kronos Dual-Band) e avranno capacità per affrontare minacce ibride e cibernetiche.
Secondo esperti, l’aggiornamento del programma FREMM indica la necessità di avere piattaforme sempre più adattabili e collegate, capaci di operare in contesti complicati che spaziano dalla deterrenza contro potenze concorrenti a missioni di sicurezza marittima nel Mediterraneo e oltre. Vedremo le prossime evoluzioni.
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