La Storis (screenshot Straight Arrow News/YouTube) - marinecue.it
La Guardia Costiera americana darà presto il benevnuto alla rompighiaccio Storis, che cambia nome rispetto al primo varo
Una motovedetta diventa un rompighiaccio dopo un restauro curato nei minimi dettagli. Succede alla USCG americana, che ha trasformato la motovedetta Aiviq in un rompighiaccio, con un nuovo aro e un nuovo nome: Storis. Parliamo del primo rompighiaccio polare per la USCG dopo 25 anni.
Il nome di questa nave non è un caso. Infatti, è in onore del cutter della Seconda Guerra Mondiale con lo stesso nome. Stando a quanto riporta aresdifesa.it, il rompighiaccio sarebbe nelle strategie degli USA nella zona dell’Artico, dove potrebbe potenziare la presenza degli Stati Uniti. Il cambiamento più evidente è la riverniciatura rossa, ma all’interno gli spazi sono ripensati e rinnovati.
Trasformare una motovedetta in un rompighiaccio è un’impresa che già di per se ha dell’incredibile. Chi si è occupato del restauro ha dovuto tenere conto delle caratteristiche autentiche della nave, ma ha dovuto anche fare i conti con le funzionalità e la sicurezza necessarie per operare nell’Artico.
Oltre al nuovo nome, è cambiata anche la sigla che si utilizza per indentificare questa nave: il nuovo riferimento è WAGB-21. Per gli USA la novità potrebbe diventare anche un simbolo dopo che la nave passerà allo stato operativo.
La storia di questa nave ha qualcosa di affascinante. La Storis è stato acquistato per 125 milioni di dollari ed è la prima nave che si aggiunge alla flotta in 25 anni. Questo gruppo di imbarcazioni ha anche il Polar Star, che però dimostra l’età dopo i 50 anni in mare, e l’Healy, che è fuori servizio.
La Storis ha anche il compito di garantire il servizio finché non arrivano i Polar Security Cutter PSC secondo marinelink.com. La prima Storis, quella che operò nella Seconda Guerra Mondiale, era nota come Fantasma Galoppante della Costa dell’Alaska e passò al disarmo solo nel 2007 dopo ben 64 missioni. Per la nuova Storis non si parla solo di missioni di presenza nell’Artico, ma potrebbe esserci molto di più.
La nuova Storis potrebbe essere usata anche per missioni di ricerca scientifica e per soccorsi. L’equipaggio è guidato dal Capitano Keith M. Ropella, che ha già esperienza nell’esplorazione in mare. Per poter rendere operativa la Storis sono state necessarie diverse azioni di restauro.
Secondo shipmag.com, da tempo gli USA stanno investendo in navi rompighiaccio, con una richiesta di quasi 15 imbarcazioni, di cui 9 rompighiaccio, 3 cutter di sicurezza artica e 2 cutter di sicurezza polare, per 9 miliardi di dollari di costruzione. Il progetto della Storis rientra nel Force Design 2028, dove ci sono una serie di investimenti. Tra questi spicca l’allestimento del CGC Polar Sentinel con messa in mare non prima del 2030. Le basi russe nell’Artico sono arrivate a 21 secondo la stessa fonte, mentre quelle americane sarebbero solo 3.
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