È la spiaggia più bella d’Europa, ma presto non sarà più accessibile | Lanciato l’allarme: il mare se la sta divorando

L'erosione la sta cancellando (depositphotos.com) - www.marinecue.it
Tra le 50 spiagge più affascinanti d’Europa, ma l’erosione costiera sta lentamente cancellando la sua esistenza. Ecco cosa succede.
A volte, i premi internazionali giungono nel momento in cui una meraviglia naturale è già a rischio. È ciò che sta accadendo ad un incantevole angolo riconosciuto come una delle 50 spiagge più attraenti d’Europa.
Questo riconoscimento ha fatto crescere l’orgoglio a livello locale e regionale, suscitando aspettative turistiche e speranze di sviluppo per la zona.
Ma mentre il nome della spiaggia è presente nei portali turistici e nelle liste delle mete da non perdere, la realtà che si vive ogni giorno lungo la costa è ben diversa.
Le immagini satellitari e fotografiche raccolte negli ultimi venti anni mostrano chiaramente che l’erosione avanza in modo implacabile, portando via metri preziosi di sabbia.
Una situazione critica
La spiaggia di cui parliamo è la calabrese Praia i Focu, vicino Capo Vaticano, e, secondo Il Vibonese, la situazione è critica anche in aree vicine come Torre Marino, Tonicello e Formicoli, dove lo stesso fenomeno sta erodendo tratti di costa un tempo molto frequentati. Le ragioni sono molteplici e si accumulano nel tempo: alla naturale erosione si aggiungono decenni di costruzioni abusive, infrastrutture erette a pochi passi dal mare, e modifiche all’equilibrio costiero effettuate senza una pianificazione sostenibile. Così, ciò che un tempo era un paesaggio intatto oggi appare sempre più vulnerabile, con onde che arrivano fino alla base degli edifici, a volte entrando nelle abitazioni come dimostrato da diverse mareggiate.
Le fotografie storiche, che ancora girano sui social, non sono semplici ricordi nostalgici: sono testimonianze tangibili del cambiamento ambientale in atto. E mentre la Regione si compiace per l’interesse mediatico ricevuto grazie alla classifica europea, la domanda che cresce tra i residenti, i turisti abituali e gli ambientalisti è una sola: cosa si sta facendo, di concreto, per proteggere questo patrimonio? Le promesse, a quanto pare, non sono più sufficienti.

Appelli disperati
Gli incontri istituzionali, le petizioni e le richieste pubbliche non sembrano portare a risultati reali. Evidenzia Il Vibonese che i cittadini hanno chiesto un piano d’azione urgente e strutturato, che vada oltre le conferenze stampa e affronti con determinazione il degrado della costa. Perché la Calabria non può permettersi di festeggiare la sua bellezza mentre questa svanisce davanti ai nostri occhi.
Se non si agisce immediatamente, c’è un rischio reale che i riconoscimenti attuali rimangano solo un ricordo sbiadito di un paradiso perduto. La spiaggia più bella d’Europa, come titolano i media, potrebbe presto diventare una meta inaccessibile. E questa volta non per la sua esclusività, ma a causa della sua scomparsa.