Storia Navale

Una misteriosa piramide sommersa mette in discussione il mito di Altantide

Una misteriosa piramide sommersa viene scoperta anni fa nei pressi delle Azzorre. La marina portoghese sostiene che non si tratta di una struttura realizzata da antichi popoli bensì di un monte sommerso; ad ogni modo la questione è aperta.

Diversi subacquei hanno confermato l’ipotesi del pescatore che per primo ha scoperto la piramide: secondo questi si tratta di una struttura molto simile a quelle egiziane. L’età della presunta piramide è compresa tra 12.000 e 20.000 anni, risalente quindi alla fine dell’ultima era glaciale.

La misteriosa piramide sommersa scoperta da un pescatore

Non è recente la scoperta di una misteriosa piramide sommersa nelle Azzorre. Diversi subacquei avevano raccontato di aver visto una struttura piramidale che occupava un’area di quasi 8.000 metri quadri.

Tale architettura, che si estende in altezza diversi metri, si trova nei pressi delle isole di São Miguel e Terceira nelle Azzorre. I media portoghesi hanno attribuito la scoperta a Diocleciano Silva, pescatore che trovò la piramide durante rilievi batimetrici.

Rádio e Televisão de Portugal

Durante un’intervista lo stesso Diocleciano ha affermato con convinzione che quanto ha scoperto non può che essere una piramide perfetta. Ha fatto poi notare che i vertici di questa misteriosa piramide sommersa sono orientati nelle stesse direzioni delle piramidi di Giza. Ha quindi respinto l’ipotesi che fosse una formazione naturale dovuta a terremoti ed eruzioni.

“È incredibile perché presenta la forma di una piramide perfetta.
[…]
I vertici sono orientati a nord e a sud – appena a nord e a sud – come le piramidi di Giza in Egitto.”

Le Azzorre conservano un vero tesoro

L’Associazione Portoghese della Ricerca Archeologica (APIA) dimostrò che le Azzorre erano abitate già migliaia di anni prima dell’arrivo dei portoghesi. Ad ogni modo non ci sono prove che collegherebbero quell’antica civiltà a popoli costruttori di piramidi. Gli archeologi hanno portato alla luce diversi reperti conservati sulle isole Azzorre. Tra questi ci sono resti romani e cartaginesi ma anche pitture rupestri e monumenti megalitici.

Ad oggi non ci sono stati importanti aggiornamenti, lasciando il tutto in una mare di dubbi. La marina militare portoghese, indagando sulla piramide, concluse che probabilmente la misteriosa piramide sommersa è in realtà un monte sottomarino dalla forma inusuale.

La misteriosa piramide sommersa potrebbe avere a che fare con Atlantide?

Platone parla di Atlantide in uno dei suoi ultimi dialoghi: Crizia. Atlantide è descritta come un’isola su cui fiorì un potente impero migliaia di anni prima dell’epoca a cui risale il dialogo. Essa si trovava nell’Oceano di fronte lo stretto di Gibilterra, lì dove si pensava fossero collocate le colonne di Ercole a segnare il limite del mondo conosciuto. La leggenda di Atlantide ha da sempre incuriosito ed ispirato artisti e studiosi, fin dall’antichità. Quello che sappiamo è che Platone fu ispirato da antiche tradizioni non solo proprie della civiltà greca ma probabilmente anche di altri popoli.

Le Azzorre si trovano nell’Oceano Atlantico, proprio dove Platone collocò la leggendaria isola di Atlantide. Secondo il filosofo greco, terremoti e alluvioni distrussero Atlantide in un solo giorno e in una sola notte. Anche questo potrebbe in qualche modo dare voce all’ipotesi, dato che quello delle Azzorre è un arcipelago di origine vulcanica, influenzato dai movimenti della tettonica delle placche. Qui le isole emergono e sprofondano negli abissi da secoli, come testimoniato da più reperti.

Ad ogni modo la marina portoghese smorza gli entusiasmi e porta avanti l’ipotesi che la misteriosa piramide sommersa sia una montagna sommersa di origine vulcanica. L’ammiraglio Fernando Pires, comandante della zona marittima delle Azzorre, esprimendosi a riguardo della piramide dichiarò che non essendoci sufficienti informazioni non era comunque possibile stabilirne la natura.

La marina portoghese basa la teoria del monte sommerso su alcune letture sonar ottenute nel tempo. Certamente questo non basta a placare la curiosità: nessuno si è recato sul posto, almeno fino ad oggi, per mettere un punto alla questione.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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