Ingegneria Navale

Il relitto del Titanic: ora si può visitare per “soli” 150 000 euro

Il relitto del Titanic è situato a circa 400 miglia (nautiche) dalla costa del Canada. Più precisamente a 370 miglia dall’isola di Terranova o di Newfoundland (a seconda che preferiate il toponimo latino/portoghese o quello inglese). In queste zone dell’oceano, la temperatura rimane costantemente tra 1 e 2°C, dato che si trova sotto al termoclino. Il termoclino è un gradiente di temperatura in bacini d’acqua. Sotto al termoclino la temperatura è relativamente costante lungo tutto l’arco dell’anno. Mentre al di sopra del termoclino la temperatura dell’acqua cambia a seconda della stagione e della temperatura dell’aria. Il relitto del Titanic è in una zona che in molti pensavano garantisse un’ottima conservazione. In realtà, il relitto si sta decomponendo. Bisogna ricordare che, a 4000 m di profondità, la pressione sul relitto è attorno alle 400 atm.

Il relitto del titanic visto di prua, Fonte: NOAA/Institute for Exploration/University of Rhode Island

La colonna d’acqua sopra il relitto è uno dei motivi per cui il relitto del Titanic si sta decomponendo. Ma non è l’unico motivo. Un altro motivo è il posto in cui il relitto del Titanic si è adagiato. Infatti, il relitto non si trova su un fondale pianeggiante, ma è in un’area con una leggera pendenza. Ad aggiungere stress sulla struttura vi è anche la corrente-limite occidentale, che spinge sul relitto.

Oltre a questi motivi fisici, vi è anche la presenza di forme di vita che contribuiscono a deteriorare il relitto. Tra questi è stato trovato un batterio che si ciba di ruggine. Non bisogna dimenticare la causa dell’affondamento. La nave è affondata dopo essersi spezzata in due parti. Di conseguenza, manca l’integrità strutturale che lo scafo dava alla nave. Inoltre, l’opera morta non è fatta per sopportare carichi verticali. Nelle immagini si nota come la sovrastruttura sia schiacciata dalla pressione.

L’idea di visitare il relitto del Titanic

Come abbiamo visto, il relitto del Titanic non rimarrà visibile per tanto tempo. Inoltre, un grosso problema del luogo di riposo del Titanic è che si trova a una profondità molto alta. La profondità è oltre a ogni limite per un sub, o per un palombaro. Infatti, il primato per un’immersione profonda è di 332 metri sotto alla superficie. Per le immersioni “supportate dalla superficie”, quelle dei palombari, si può scendere più in profondità. Il limite di profondità per l’ADS della Marina americana è di 700 m. La pressione in queste tute rigide rimane a un’atmosfera, eliminando i problemi legati alla pressione esterna. Quindi per scendere al livello del relitto del Titanic, non si può far altro che utilizzare dei batiscafi, o altri tipi di sottomarini. Di conseguenza, non è una meta che una persona non organizzata possa fare.

I rusticles: stalattiti di ruggine sul relitto del Titanic. Fonte: NOAA/Institute for Exploration/University of Rhode Island

Qui entra la OceanGate Expeditions. All’inizio, queste spedizioni avvenivano per i ricercatori. Queste spedizioni sono state aperte a privati cittadini. Questa società, infatti, ha avuto l’idea di fare dei sottomarini per portare dei turisti al luogo del relitto del Titanic. Questi sottomarini non sono piccoli, per rendere economicamente sostenibile quest’idea. Infatti, i sottomarini hanno una capacità di 40 persone. Il prezzo di questa gita è attorno ai 150000€.

Alcune considerazioni finali

In molti non saranno contenti di una spedizione commerciale per visitare il relitto del Titanic. Sicuramente sarà molto più difficile e pericoloso di molte altre spedizioni turistiche. Però dall’altra parte, come si faceva notare in precedenza, il Titanic non sarà su questa terra per molti anni. Di conseguenza, sembra normale poterlo documentare in questi ultimi anni. Dall’altra parte, la OceanGate Expeditions ha deciso che non toccherà nessuno dei reperti, quindi non disturberà particolarmente il relitto. Sarà quindi una migliore spedizione di molte altre organizzate negli anni precedenti.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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