Navi Militari

L’addestramento militare dei delfini e leoni marini: storia e curiosità

L’addestramento militare dei delfini e dei leoni marini per scopi militari venne sperimentato dalla Marina degli Stati Uniti negli anni ’60. Sono stati effettuati test con più di 19 specie di mammiferi marini, inclusi alcuni squali, orche e balene, per determinare quale sarebbe stata più adatta

Gli animali risultano particolarmente utili in condizione di mare mosso o per scovare minacce in profondità. Il loro studio oltre che per l’addestramento è stato utile per migliorare sommergibili ed armi subacquee. Visti i progressi ottenuti dalla US Navy, nel 1965 la marina sovietica aprì un centro di ricerca vicino Sebastopoli.

Il programma di addestramento

Secondo il colonnello in pensione Viktor Baranets, il quale ha osservato l’addestramento militare dei delfini in epoca sovietica e post-sovietica, l’uso di delfini, leoni marini e balene faceva parte della corsa agli armamenti durante la Guerra fredda. L’Ucraina recuperò il programma militare sovietico sui mammiferi marini dopo la caduta dell’URSS. Baranets fu critico nei confronti della marina ucraina denunciando lo stato d’abbandono del centro d’addestramento: svelò che nel 2000 i suoi delfini furono venduti. La marina ucraina ha ristabilito il centro nel 2012, ma è tornato alla Russia durante la crisi della Crimea del 2014.

La Voce di New York

Nel 2017 la televisione di stato russa rivelò che il paese sperimentava l’addestramento di balene, delfini e foche per la protezione di basi navali ed operazioni di soccorso. La notizia arrivò dopo l’avvistamento di una balena munita di imbracatura da parte di alcuni pescherecci in Norvegia.

Gli USA invece, nel programma US Navy Mammal, addestrano delfini e leoni marini nel centro con sede a San Diego, California. Il piano di ricerche e addestramento è costato 14 milioni di dollari nel 2007. La US Navy utilizza cinque squadre di mammiferi marini, ognuna per una specifica missione. La coppia uomo-animale è identificata dalla sigla MK seguita da un numero. Le squadre MK 4, 7 e 8 utilizzano esclusivamente delfini. La squadra MK 5 utilizza leoni marini mentre la MK 6 utilizza entrambi.

Durante una manifestazione del 2011, un ex Navy SEAL ha tentato di infiltrarsi nella baia di San Diego, in California. I tentativi fallirono proprio grazie all’intervento di delfini e leoni marini; l’intruso finì addirittura catturato: gli animali riuscirono ad attaccargli una pinza sulla gamba!

La scelta degli animali


Dagli studi effettuati presso l’Università delle Hawaii a Kane’ohe Bay si è riscontrato che i mammiferi marini sono più efficaci delle macchine. Gli animali sono in grado non solo di muoversi più velocemente e in qualsiasi condizione meteomarina ma anche di rilevare con maggior precisione il bersaglio. I delfini, in particolare, sono molto efficaci vicino la costa a dispetto di droni subacquei suscettibili al rumore causato dalle onde e dalle navi. Il “sistema sonar” animale prende il nome di ecolocalizzazione o biosonar che gli permette di ottenere una immagine molto precisa dell’ambiente circostante.

Difesa Online

I leoni marini, invece, non hanno un biosonar ma una vista formidabile!
La US Navy addestra i leoni marini per recuperare attrezzature smarrite e ordigni disarmati.
L’animale trattiene in bocca un sistema di presa che aggancia al bersaglio: gli operatori in superficie possono così recuperare l’oggetto con macchinari di sollevamento. Oltre ad essere forti e intelligenti, i leoni marini sono anche anfibi, ciò aumenta il campo di operabilità.

Business Insider

Un discorso a parte meritano le balene. Nonostante incluse nel programma di ricerca e addestramento sia americano che russo, le balene furono presto escluse perché suscettibili a malattie causate dalla navigazione in acque polari.

In che consiste l’addestramento militare dei delfini e dei leoni marini?

L’addestramento militare dei delfini e dei leoni marini segue più o meno lo stesso schema di quello usato per i cani poliziotto. Uno staff di veterinari, tecnici e biologi marini altamente qualificati si prende cura dei mammiferi marini. Il personale resta a disposizione 24 ore su 24 nel caso in cui gli animali abbiano bisogno di cure. Delfini e leoni marini sono mantenuti in buona salute attraverso l’alimentazione, controlli fisici e monitoraggi continui.

Recensione militare

L’addestramento militare dei delfini e dei leoni marini non è del tutto chiaro essendo segreto militare. Offrono supporto contro le mine navali, il recupero di oggetti, operazioni di sorveglianza e salvataggio. Secondo alcuni sono anche addestrati per distruggere minacce maggiori come i sottomarini trasportando esplosivi. C’è ancora la possibilità di dotarli di sistemi che disturbano le telecomunicazioni. La US Navy nega ad ogni modo di pianificare l’uso degli animali per ferire persone o compromettere la salute degli stessi animali.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

Recent Posts

Oceani in ebollizione sotto i ghiacci: una nuova ipotesi sulla geodinamica delle lune del Sistema Solare esterno

Un nuovo studio pubblicato su Nature Astronomy propone che ci siano degli oceani in ebollizione…

21 ore ago

Il grande dirottamento delle rotte marittime e il clima: scoperto un effetto collaterale delle norme sui combustibili

Uno studio climatologico basato su un “esperimento naturale” derivato dal dirottamento globale delle rotte marittime…

3 giorni ago

Una pandemia marina sta cancellando i ricci di mare: impatti globali e rischi ecologici

Una pandemia marina silenziosa sta decimando le popolazioni globali di ricci di mare, con effetti…

5 giorni ago

Il carbonio negli abissi: chi lo fissa davvero?

Un recente studio guidato dall’Università della California-Santa Barbara rivela come avviene la fissazione del carbonio…

7 giorni ago

Risolto dopo un secolo il mistero della “macchia fredda” nordatlantica

Questa scoperta chiarisce un enigma aperto da oltre un secolo e ridefinisce le basi delle…

1 settimana ago

Laura Bassi: al via la 41ª missione italiana in Antartide

La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha ufficialmente iniziato una nuova e cruciale missione scientifica…

2 settimane ago