La crisi idrica è finita per sempre: il mondo avrà acqua potabile fino al 2450 | Si disseta anche l’Africa

Acqua potabile per sempre

Abbondanza d'acqua (Canva) - marinecue.it

Scoperto il segreto che ci assicurerà acqua potabile per sempre. Un qualcosa che l’umanità inseguiva da tempo.

Negli ultimi anni, la scienza sembra aver perso parte della sua vocazione originaria: ovvero, quella d’interrogarsi, di dubitare, di sperimentare. Apparendo, sempre più spesso, come un racconto già scritto, una narrazione che si ripete, rassicurante ma poco curiosa, e sempre più attenta a confermare ciò che si crede di sapere, piuttosto che scoprire l’ignoto.

Facendo sì che ciò il quale, un tempo, era ricerca disinteressata, oggi sembra invece confondersi con il bisogno di consenso, di approvazione, o di visibilità. Per cui la complessità delle domande, vien sostituita da risposte immediate; e il dibattito scientifico, si riduce a un copione già stabilito, dove chi devia, rischia d’esser escluso.

Sebbene la scienza autentica, in realtà, non può esistere senza la libertà di sbagliare, di contraddire, e di cambiare idea, poiché è proprio nell’incertezza che risiede il suo valore più profondo.

Tale che, forse, più che di certezze, oggi abbiamo bisogno, piuttosto, di ritrovare il coraggio del dubbio, quello stesso spirito che ha permesso alla conoscenza di evolversi appunto nei secoli.

Nuove frontiere

In termini, quindi, di scoperte scientifiche, quelle degli ultimi anni stanno ridefinendo la nostra comprensione del pianeta e dell’universo. Tanto che, nel 2024, un gruppo di geologi ha individuato un antico fondale marino, situato a centinaia di chilometri di profondità, a est della dorsale del Pacifico orientale. Per mezzo del quale, grazie a tecniche avanzate di tomografia sismica, è stato possibile osservare le dinamiche interne della Terra, con una precisione mai raggiunta prima. Aprendo, quindi, nuovi scenari sui processi di subduzione, e sull’evoluzione delle catene montuose. Una scoperta che, come riportato anche sul sito scienzenotizie.it, potrebbe contribuire persino al miglioramento della prevenzione dei fenomeni sismici futuri.

Non meno sorprendenti, poi, le nuove osservazioni astronomiche, che stanno ampliando i confini della conoscenza cosmica. Immagini radio, raccolte dall’osservatorio ASKAP, che hanno rivelato il resto di una supernova, offrendo preziose informazioni sui cicli di nascita e morte delle stelle. E in parallelo, gli studi sui campi magnetici primordiali, che stanno gettando luce su aspetti ancora sconosciuti della materia e dell’energia oscura; suggerendo, perciò, che il nostro universo potrebbe esser molto più complesso di quanto ipotizzato.

Un segreto svelato
Vita su Marte (Canva) – marinecue.it

Segnali di vita, e misteri planetari

Sul fronte dell’esplorazione spaziale, il rover “Perseverance” ha individuato, su Marte, tracce organiche che potrebbero indicare la presenza di vita passata; mentre nuove teorie su Venere, ribaltano l’idea di un pianeta un tempo ricco d’acqua, ipotizzando che sia stato arido fin dalla sua formazione. Ricerche, queste, che insieme ai dati provenienti dagli esperimenti di fisica delle particelle come ANITA, mostrano quanto il confine fra scienza terrestre e cosmica, sia sempre più sottile.

Fra le rivelazioni più affascinanti, spicca quella legata al ritrovamento di una vasta riserva d’acqua dolce, sotto il fondale atlantico, al largo del New England. Scoperta che potrebbe rivoluzionare la gestione delle risorse idriche globali, e offrire nuove soluzioni per contrastare la crescente scarsità d’acqua. Dimostrando, proprio l’esistenza di un simile sistema nascosto, quanto ancora vi sia da esplorare sotto la superficie del nostro pianeta: perché anche in un’epoca di tecnologia avanzata, la Terra continua infatti a custodire segreti sorprendenti.