Squali bianchi, la loro fine è vicina | Non ne resterà nemmeno uno e la colpa stavolta non è nostra

Una specie a rischio

Squali bianchi in pericolo (Canva) - marinecue.it

Il fatto che un’intera colonia di squali bianchi, rischia di estinguersi, merita particolare attenzione, da parte degli ambientalisti.

Nella vastità del pianeta, esistono creature che dominano i propri habitat con forza, astuzia, e istinto letale, come i grandi predatori. Animali che rappresentano l’equilibrio perfetto fra potenza e adattamento, frutto di milioni di anni d’evoluzione che li hanno resi, appunto, dei veri e propri maestri della caccia.

Dalle profondità oceaniche alle savane africane, ogni ambiente ospita un cacciatore al vertice della catena alimentare. E alcuni, come il leone o la tigre, incarnano la forza e la regalità della natura; mentre altri, come lo squalo bianco o l’orca (che vedremo più avanti), dominano i mari con movimenti silenziosi, ma implacabili.

Non meno temibili, poi, i predatori del cielo, come l’aquila reale; e quelli più insospettabili, come i coccodrilli, maestri dell’agguato. Avendo sviluppato, ognuno di loro, strategie uniche per sopravvivere, e sopraffare, le proprie prede.

Animali che affascinano e incutono timore allo stesso tempo, ricordandoci che la natura, anche oggi, conserva una forza selvaggia e primordiale, in cui la lotta per la sopravvivenza, resta una legge eterna.

La nuova frontiera della caccia marina

Un recente studio, ha svelato un comportamento sorprendente, nel regno animale: ovvero, che un gruppo di orche, noto come branco di Moctezuma, è stato osservato mentre cacciava giovani squali bianchi nel Golfo di California. Secondo quanto riportato dal sito agi.it, questi cetacei hanno maturato una tecnica di caccia sofisticata, capace di paralizzare le prede, e nutrirsi selettivamente dei loro organi più nutrienti.

Infatti, le orche coinvolte hanno dimostrato un livello di cooperazione raro, nel mondo animale; poiché utilizzando la cosiddetta “immobilità tonica”, le orche riescono a capovolgere gli squali, inducendo loro una paralisi temporanea che li rende indifesi. E una volta immobilizzata la preda, il branco ne consuma solo il fegato, ricco di lipidi e sostanze energetiche, abbandonando il resto della carcassa.

Un problema per gli squali
Riscaldamento delle acque (Canva) – marinecue.it

L’adattamento, e la vulnerabilità degli squali giovani

Gli studiosi, comunque, ipotizzano che i cambiamenti climatici – come il riscaldamento delle acque causato da El Niño -, abbiano modificato le rotte e le aree di riproduzione degli squali bianchi, esponendo così gli esemplari più giovani, a un rischio maggiore di predazione. E la loro inesperienza e scarsa capacità di fuga, renderli prede ideali per le orche.

Osservazioni le quali dimostrano, non solo l’elevata intelligenza delle orche, ma anche la loro capacità di trasmettere strategie di caccia all’interno del gruppo. Sebbene gli esperti ritengano che il fenomeno meriti ulteriori ricerche, per comprendere l’impatto di tali predazioni sull’equilibrio ecologico del Golfo di California, e sulla conservazione delle specie coinvolte.