Ultim’ora, hanno trovato il pesce che abita più in basso al mondo | È buffo e bizzarro: l’hanno chiamato la “lumaca degli abissi”

Illustrazione di alcuni pesci in profondità (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di alcuni pesci in profondità (Canva FOTO) - marinecue.it

Quest’organismo è molto particolare, ed è stato scoperto di recente. le sue caratteristiche sono davvero particolari!

Gli animali abissali vivono nelle profondità più estreme degli oceani, in zone dove la luce del Sole non arriva mai e la pressione è così intensa da schiacciare qualunque oggetto non adattato a quell’ambiente.

Qui, tra 3.000 e 6.000 metri di profondità, la vita sembra quasi appartenere a un altro pianeta: buio totale, temperature gelide e un silenzio costante interrotto solo dai movimenti delle creature che abitano questo mondo sommerso.

Molti di questi organismi hanno sviluppato caratteristiche sorprendenti per sopravvivere. Alcuni pesci, ad esempio, possiedono organi bioluminescenti che emettono luce per attirare prede o comunicare con i propri simili.

La scarsità di risorse ha portato gli animali abissali a diventare veri maestri dell’efficienza energetica: molti si muovono lentamente, conservano ogni caloria e hanno un metabolismo ridotto al minimo. 

Direttamente da un altro “mondo”

C’è ancora un’enorme porzione del pianeta che resta praticamente ignota, e non si trova su qualche mappa fantastica, ma sul fondo degli oceani. Gli abissi coprono più del 70 % della superficie terrestre, ma la parte davvero inesplorata è immensa: meno dello 0,001 % è stata studiata in modo diretto. Una cifra quasi surreale, se si pensa a quante missioni spaziali hanno già superato l’orbita terrestre mentre, sotto i nostri piedi, c’è un “mondo” di cui si sa pochissimo. 

Negli ultimi anni sono stati fatti alcuni tentativi per spingersi oltre i limiti tecnologici e capire fin dove possa vivere un vertebrato. Ogni nuova spedizione porta con sé l’idea che il record precedente possa essere superato, ma anche la sensazione che prima o poi si arrivi davvero al “confine biologico”, quel punto oltre il quale la pressione dell’acqua diventa insostenibile per qualsiasi creatura dotata di scheletro. 

Illustrazione di un abisso marino (Depositphotos foto) - www.maricecue.it
Illustrazione di un abisso marino (Depositphotos foto) – maricecue.it

Un organismo molto particolare

Come riportato da IFL Science e da Everyeye, l’ultimo caso emblematico riguarda un pesce filmato a quasi 9000 metri di profondità, un risultato che segna un nuovo primato nel mondo della biologia marina abissale. La specie non è completamente nuova, ma è la prima volta che viene osservata così in profondità: si tratta della Pseudoliparis belyaevi, chiamata spesso “pesce lumaca” per il suo corpo molle e dall’aspetto quasi gelatinoso.

Il filmato della Minderoo-UWA Deep Sea Research Centre proviene dalla fossa di Izu-Ogasawara, nell’oceano Pacifico occidentale, una zona a oltre 8330 metri di profondità vicino al Giappone, e supera il precedente record registrato nella Fossa delle Marianne. Questo animale, lungo al massimo 25 cm, vive in un ambiente estremo in cui la pressione è più di 800 volte quella che c’è al livello del mare e il cibo scarseggia. Si nutre principalmente di piccoli crostacei che galleggiano nei sedimenti organici e il suo aspetto è spesso descritto come alieno, con pelle traslucida.