Il pesce più intelligente al mondo sta scomparendo | Appena scoperto e già lo stiamo uccidendo
Gruppo di pesci (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Con un’intelligenza sorprendente e un comportamento quasi umano, questo incredibile abitante degli oceani rischia di sparire per sempre.
C’è qualcosa di affascinante nel pensare che gli oceani, così vasti e ancora in parte misteriosi, nascondano creature con un’intelligenza fuori dal comune. Non parliamo solo di delfini o balene, eh… ma di pesci veri e propri. Alcuni di loro sembrano quasi ragionare, comunicare, addirittura giocare. E questo ci mette di fronte a una domanda piuttosto scomoda: quanto siamo davvero pronti a capirli prima di… rovinarli?
Negli ultimi anni si è parlato sempre di più della mente degli animali marini. Non solo istinto o sopravvivenza: certi comportamenti fanno pensare a una forma di consapevolezza, di intenzione. Incredibile, se ci pensi. Cioè, stiamo parlando di pesci che non si limitano a nuotare a caso, ma che osservano, reagiscono, imparano. Alcuni, addirittura, sembrano riconoscere se stessi.
Questo tipo di scoperte, che magari a prima vista sembrano roba da studiosi, in realtà ci toccano molto più da vicino. Perché se una specie mostra un’intelligenza così avanzata, allora forse ha anche diritto a una maggiore tutela. E se invece continuiamo a ignorare questi segnali, finiamo col cancellare qualcosa che nemmeno abbiamo ancora compreso fino in fondo.
C’è però un problema ricorrente: più un animale diventa famoso per le sue stranezze, più attira l’attenzione sbagliata. E purtroppo non sempre positiva. L’interesse pubblico, la curiosità dei media, perfino il turismo… tutto può trasformarsi in un rischio inaspettato. Quasi un boomerang. Insomma, c’è chi vorrebbe proteggerli, e chi invece li vede come una risorsa da sfruttare in fretta, prima che qualcun altro lo faccia.
Un incontro che cambia le carte in tavola
In mezzo a tutto questo, c’è una protagonista che si sta facendo notare: la manta. Un animale gigante, elegante, che – no, aspetta – non è solo “un grosso pesce”. È qualcosa di più. Studi recenti, come riporta anche Everyeye, mostrano comportamenti davvero fuori scala per un pesce: davanti a uno specchio, le mante non si spaventano né lo ignorano. Anzi, sembrano osservare il proprio riflesso… e reagire.
Hanno fatto cose strane, tipo agitare le pinne in modo ripetitivo o produrre bolle, come se stessero cercando di interagire con quell’immagine. Ora, queste non sono prove definitive, ma fanno pensare a una sorta di autoconsapevolezza. E questo, di solito, è roba da scimpanzé, elefanti, delfini. Non da pesci. È una scoperta che cambia le regole del gioco, davvero. Ma purtroppo non finisce qui.

La realtà è più dura del previsto
Il problema è che tutta questa intelligenza non le sta salvando. Anzi. In alcuni paesi – Sri Lanka e India in primis – le mante vengono ancora cacciate per una parte del corpo chiamata branchiospine. A quanto pare, vengono usate nella medicina tradizionale cinese. Peccato che non ci sia nessuna prova scientifica che funzionino davvero. Ma questo non ha fermato il commercio. Purtroppo.
E non è tutto. Molte muoiono intrappolate nelle reti da pesca, o colpite dalle barche mentre nuotano in superficie. E sai qual è il dettaglio peggiore? Che si riproducono lentissimamente. Una sola manta può avere un cucciolo ogni due-tre anni. Capisci quanto basta poco per farle sparire? Qualcosa però si sta muovendo: grazie alla pressione di organizzazioni ambientaliste e a leggi un po’ più serie, diversi paesi stanno iniziando a proteggerle. Ma la domanda resta: è troppo tardi?
