Scoperta archeologica sui fondali marini | Gli antichi Egizi hanno copiato questa costruzione: è la Piramide più antica

Piramidi

Sensazionale (canva.com) - www.marinecue.it

Nuova scoperta archeologica sui fondali marini. Gli antichi Egizi avrebbero addirittura copiato questa costruzione.

Esiste un aspetto particolarmente interessante nell’immaginare oggetti che, dopo millenni, tornano in superficie dall’acqua, portando con sé evidenze significative dell’umanità.

È come se fossero rimasti lì in attesa, completamente custoditi da un ambiente che, quasi per caso, ha funzionato come una teca protettiva e naturale.

Quando si discute della cultura egiziana, l’influenza storica è ineludibile. Potrebbero, in effetti, essere stati il vero luogo di nascita della civiltà occidentale per come la conosciamo oggi.

E se venissimo a sapere che le piramidi egizie non sono affatto un’invenzione dei loro costruttori? La scoperta architettonica di cui discuteremo, infatti, potrebbe addirittura mettere in dubbio la loro origine.

La scoperta sensazionale

Come indicato da Everyeye, al largo delle isole Ryukyu in Giappone, a circa 25 metri di profondità, si trova il Monumento di Yonaguni, un’opera che ha attirato notevole interesse da parte di archeologi, subacquei e appassionati di enigmi (specialmente quelli legati al mito di Atlantide). Nel 1987, il subacqueo Kihachiro Aratake ha scoperto incidentalmente una serie di grandi scalini di pietra che appaiono come un’antica piramide, poiché le loro forme sono troppo definite per essere attribuite a fenomeni naturali.

La scoperta ha stimolato numerose teorie, incluso l’idea che possa trattarsi dei resti di una civiltà antica sommersa, forse la mitica Lemuria. Il geologo Masaaki Kimura, in precedenza, aveva addirittura scoperto resti di templi, castelli e uno stadio, affermando che la struttura fosse di origine artificiale. Tuttavia, questa teoria è stata successivamente riveduta dallo stesso Kimura.

Giappone
Nel sud del Giappone (canva.com) – www.marinecue.it

Una ricerca reale?

Malgrado l’entusiasmo di alcuni, la maggior parte della comunità scientifica respinge l’idea di un’origine creata dall’uomo. Come riporta la fonte, professionisti come il geologo Robert Schoch sostengono che la struttura di Yonaguni sia frutto, invece, di fratture naturali e processi tettonici, eventi tipici nelle zone sismiche. Si possono osservare forme analoghe in diverse località del mondo, come nella roccia colonnare di Staffa in Scozia o nella Devils Tower nel Wyoming.

Se la costruzione fosse stata realizzata dall’essere umano, ipotizza la fonte, dovrebbe appartenere a un’epoca di almeno 12. 000 anni fa, un periodo antecedente all’emergere delle prime civiltà documentate. Questo comporterebbe un riesame della storia dell’umanità, ponendo l’interrogativo, come ci domanda Everyeye: perché nessuno sta realmente cercando Atlantide? Nel mentre il mistero rimane aperto tra congetture e possibili risposte; forse in fin dei conti amiamo credere in miti non reali, perché ci spingono oltre i limiti della conoscenza e a scoprire qualcosa di diverso.