La Groenlandia adesso fa paura a tutti | Stiamo distruggendo il mondo: le conseguenze saranno globali
Illustrazione di un luogo naturale della Groenlandia (Canva FOTO) - marinecue.it
La situazione non è delle migliori, e potrebbe peggiorare fino a trasformarsi in una vera e propria catastrofe.
Quando si parla di natura, non esistono confini. Ogni ecosistema è collegato a un altro, e ciò che accade in un punto del pianeta può ripercuotersi a migliaia di chilometri di distanza. È l’effetto domino del mondo naturale.
Un incendio in Amazzonia, per esempio, non riguarda solo il Brasile: influisce sul clima globale, sull’ossigeno che respiriamo e perfino sulle piogge in altre regioni. Allo stesso modo, lo scioglimento dei ghiacci in Artico modifica le correnti oceaniche e altera gli equilibri climatici ovunque.
La natura, insomma, non fa sconti né eccezioni. Quando viene alterata, reagisce con la stessa forza con cui la si colpisce, solo che le conseguenze arrivano lente e silenziose, spesso quando ormai sembrano inevitabili.
Capire questo significa cambiare prospettiva: non più uomo contro natura, ma uomo dentro la natura. Perché proteggere un bosco, un fiume o un mare non è un gesto locale, è una scelta che riguarda l’intero pianeta.
Una situazione particolare
Quando si pensa alla Groenlandia, viene naturale immaginarla come una terra immobile, una distesa di ghiaccio eterno sospesa tra mare e cielo. E invece no: l’isola più grande del mondo si muove, letteralmente. Secondo gli ultimi studi, sta scivolando lentamente verso nord-ovest, come se la sua base rocciosa stesse cercando un nuovo equilibrio dopo secoli di pressione glaciale. È un’immagine quasi poetica, se non fosse che dietro c’è una realtà geologica tutt’altro che tranquilla.
Negli ultimi vent’anni, questo colosso di ghiaccio e pietra si è spostato di quasi mezzo metro. Non a scatti, ma con un passo regolare, di circa due centimetri l’anno. Un ritmo impercettibile, ma costante. E non è tutto: la Groenlandia si sta anche deformando, cambiando forma, come se il suo stesso corpo stesse reagendo al peso (o meglio, alla mancanza di peso) del ghiaccio che si scioglie.

Cosa sta succedendo realmente?
La spiegazione, riportata da Fanpage, arriva dagli studiosi della Università Tecnica della Danimarca (DTU) insieme alla NASA e ad altri centri di ricerca. Utilizzando una sessantina di stazioni GPS della rete GNET (Greenland GNSS Network), hanno tracciato con precisione millimetrica i movimenti del suolo.
Il quadro che emerge è impressionante: tra il 2009 e il 2022 la Groenlandia ha perso circa 2.300 chilometri cubi di ghiaccio, e in un solo giorno del 2021 si sono sciolti 8,5 miliardi di tonnellate. Quando la massa glaciale diminuisce, la crosta terrestre sotto di essa si solleva e si deforma, un po’ come un materasso che torna su dopo essere stato schiacciato.
