Sgombri, bisogna fermarsi subito | Stop alla vendita, non li trovi più sugli scaffali: vietata la cattura a livello globale

Allarme sgombro (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Il filetto di sgombro che tutti troviamo al supermercato adesso sarà difficile acquistarlo per un ritiro globale dal mercato.
Lo sgombro è un pesce molto noto e diffuso nei mari di tutto il mondo, apprezzato sia per il suo valore alimentare sia per le sue caratteristiche ecologiche. Fa parte della famiglia degli Scombridae ed è facilmente riconoscibile per il corpo allungato e la livrea argentata con striature blu-verdi sul dorso.
Vive principalmente in acque temperate e calde, spesso in banchi numerosi, e si nutre di piccoli pesci, crostacei e plancton, svolgendo un ruolo importante nella catena alimentare marina. Dal punto di vista nutrizionale, lo sgombro è molto apprezzato per il suo contenuto di acidi grassi omega-3, proteine e vitamine, che lo rendono un alimento sano e benefico per il cuore e il sistema circolatorio.
È anche versatile in cucina: può essere consumato fresco, affumicato, in scatola o grigliato, adattandosi a numerose ricette mediterranee. La pesca dello sgombro, se ben regolamentata, permette di garantire la sostenibilità delle popolazioni marine, evitando il sovrasfruttamento e preservando l’equilibrio degli ecosistemi in cui vive.
Oltre al valore alimentare, è importante considerare l’impatto ambientale della pesca dello sgombro. Essendo un pesce molto ricercato, alcune pratiche di pesca intensiva possono minacciare la stabilità delle popolazioni, riducendo la disponibilità di individui giovani e alterando l’equilibrio degli ecosistemi marini.
Pesca industriale
La pesca industriale, se non regolamentata, può anche provocare catture accidentali di altre specie, mettendo a rischio la biodiversità. Per questo motivo, molti paesi e organizzazioni internazionali promuovono quote di pesca sostenibili e l’uso di metodi che riducano gli effetti collaterali sull’ambiente marino.
Inoltre, la gestione sostenibile dello sgombro passa anche attraverso l’informazione dei consumatori. Scegliere prodotti certificati, provenienti da pesca responsabile, significa contribuire alla tutela degli oceani e supportare pratiche che garantiscono la sopravvivenza a lungo termine di questa specie.

Allarme globale
Come riporta everyeye.it, la situazione dello sgombro nell’Atlantico nord-orientale è diventata critica a causa della sovrapesca, che ha portato la biomassa al di sotto della soglia di sicurezza. Secondo il Consiglio Internazionale per l’Esplorazione del Mare (ICES), le catture hanno superato in media del 39% le raccomandazioni scientifiche, mettendo a rischio non solo la specie ma anche l’equilibrio degli ecosistemi marini e l’economia locale, particolarmente dipendente da questa risorsa.
Gli esperti avvertono che la ripresa è possibile solo con una riduzione drastica delle catture, stimata intorno al 77% per il 2026, un obiettivo difficile da raggiungere vista l’alta domanda, soprattutto in Europa. Le associazioni ambientaliste come la Blue Marine Foundation sollecitano un accordo tra i principali Paesi coinvolti, per garantire una gestione sostenibile dello sgombro e prevenire ulteriori danni alla biodiversità e alle future generazioni di pescatori.