Nuova scoperta raccapricciante in mare | Questa nuova medusa è enorme: se la vedi stai lontano 30 metri

Meglio non toccarla

Una medusa gigante (Canva) - marinecue.it

Se incontri, e ti capita d’intravedere una certa medusa, faresti meglio a scappare, poiché è più grande di un elefante!

In natura, nulla è davvero immutabile, poiché anche gli animali, nel corso del tempo, possono cambiare il proprio aspetto, per adattarsi all’ambiente che li circonda. Trasformazioni le quali, spesso sorprendenti, non son poi casuali, ma frutto di una lunga evoluzione guidata dalla necessità di sopravvivere.

Alcune specie, modificano le proprie sembianze per mimetizzarsi, confondendosi con il paesaggio, e sfuggendo così ai predatori o alle prede. Come gli insetti che assumono l’aspetto di foglie, o di pesci che cambiano colore, per camuffarsi con i fondali.

In altri casi, i cambiamenti son legati al clima, alla disponibilità di cibo, o a mutazioni genetiche impreviste, che possono appunto portare alla nascita di caratteristiche del tutto nuove.

Ma a volte, però, la natura stupisce con trasformazioni talmente insolite, da sembrare inspiegabili, ricordandoci quanto ancora poco conosciamo, dei misteri del mondo animale.

L’allarme delle coste texane

Negli ultimi giorni, le spiagge del Texas son state teatro di numerosi avvistamenti di meduse, suscitando curiosità e timore fra i bagnanti. Fra le specie osservate, una in particolare ha attirato l’attenzione di biologi e ricercatori: la Drymonema larsoni, nota anche come “medusa rosa”. Trattasi di una specie relativamente recente per la scienza, descritta per la prima volta nel 2010, da Bayha e Dawson, in seguito a un avvistamento di massa nel Golfo del Messico, nei primi anni Duemila (come riportato anche dal sito tech.everyeye.it).

La Drymonema larsoni, colpisce per le sue dimensioni straordinarie: i cui tentacoli, infatti, possono raggiungere i 21 metri di lunghezza; mentre il peso, superare (non di rado) i 23 chili. Proprio il suo colore rosato, quasi luminoso, le è valso il soprannome di “medusa rosa”, capace addirittura – in alcuni casi – di tingere interi tratti di mare, creando spettacolari e inquietanti “maree rosa”, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

La medusa rosa
Drymomema Larsoni (stock.adobe.com/Canva) – marinecue.it

Un predatore, fra i suoi simili

Nonostante l’aspetto affascinante, questa medusa è davvero un predatore formidabile. Essendo, infatti, nota poiché si ciba di altre meduse, sfruttando le sue grandi dimensioni; e i lunghissimi tentacoli per catturare prede altrettanto urticanti. Un comportamento, questo, raro ma non unico, fra gli cnidari, il quale la rende appunto una specie interessante, per gli studiosi di dinamiche marine.

Non è aggressiva, eppure, la Drymonema larsoni resta pericolosa per l’uomo. A causa, esattamente, dei suoi tentacoli, ricoperti da cnidocisti, cellule urticanti capaci di provocare dolore, irritazioni, o vere e proprie ustioni. Persino dopo la morte, le sue cellule rimangono attive per ore: per questo, chi dovesse imbattersi in un batuffolo rosa sulla riva, farebbe meglio a non toccarlo.