Nell’Oceano c’é uno strano buco che fa paura per i suoi spostamenti | Scienziati hanno appena rivelato le conseguenze: da paura

Quale sarà il mistero? (canva.com) - www.marinecue.it
L’Oceano è ricco di misteri. Questo strano buco, secondo gli scienziati, è da tenere sott’occhio: possibili conseguenze gravi.
Forse sarete strabuzzando gli occhi nel leggere queste righe. Come è possibile che una superficie così compatta come l’Oceano possa avere dei buchi? Non è mica un tappeto!
In questo senso, in un suo articolo del 2022, La Repubblica riportava che, durante una missione della National Ocean and Atmospheric Administration, erano stati osservati diversi buchi a una profondità di 2,7 chilometri nell’oceano Atlantico.
I fori, posizionati in sequenza e con intervalli regolari, erano ubicati lungo una catena montuosa vulcanica sottomarina nota come Mid-Atlantic Range.
In base alle loro osservazioni, apparivano essere frutto dell’uomo, ma avrebbero potuto essere il risultato di scavi effettuati da un organismo marino o di eventi naturali come l’erosione.
Un buco “spaventoso”
Ciò detto, stando a quanto riporta Fanpage, gli studiosi hanno osservato un notevole allargamento e spostamento della cosiddetta Anomalia del Sud Atlantico, zona del campo magnetico terrestre contraddistinta da intensità minore rispetto alle aree circostanti. Si estende dal Sud America fino alle coste dell’Africa, attraversando l’Oceano Atlantico meridionale, e dal 2014 ha registrato un’ampia espansione, equivalente a un’area che supera di oltre 15 volte le dimensioni dell’Italia, muovendosi costantemente verso il continente africano.
Le rilevazioni effettuate dai satelliti Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea hanno offerto nuove informazioni riguardo a tali cambiamenti, mettendo in evidenza un indebolimento del campo magnetico a sud-ovest del Sudafrica e la fusione di un minimo secondario di intensità con il minimo primario presso il Sud America.

Espansione continua
Le fonti indicano che l’Anomalia del Sud Atlantico avrebbe aumentato la sua estensione dello 0,9% rispetto alla superficie terrestre, una variazione che presenta notevoli sfide per i satelliti e le infrastrutture spaziali che operano in quell’area, esponendoli a livelli superiori di radiazioni cosmiche e elevando il rischio di malfunzionamenti o interruzioni del servizio. L’ampliamento e lo spostamento dell’anomalia sono connessi a processi che si svolgono in parti profonde della Terra, come il movimento convettivo del ferro liquido presente nel nucleo esterno, il quale produce correnti elettriche e, di conseguenza, il campo magnetico della Terra.
In base agli studi condotti, il comportamento dell’Anomalia del Sud Atlantico è influenzato da modelli anomali nel campo magnetico situato al confine tra il nucleo esterno e il mantello, noti come aree di flusso inverso. Si è notato inoltre che, invece di fuoriuscire dal nucleo, il campo magnetico in alcune zone si dirige nuovamente verso l’interno, contribuendo così a indebolire l’anomalia sopra l’Africa. Infine, oltre all’Anomalia del Sud Atlantico, i ricercatori hanno osservato cambiamenti simili anche in altre aree, come Canada e Siberia.