Crociere, fanno sempre più paura questi giganti del mare | Ogni metro che percorrono è un pericolo enorme per l’ambiente: bisogna agire subito

Crociera pericolo

Sono pericolose (canva.com) -www.marinecue.it

Possibili effetti devastanti per il passaggio sempre più continuo delle crociere giganti. Quali misure vanno adottate?

Su questo sito parliamo di mare in tutte le sue sfaccettature. Parliamo di biologia marina, di evoluzione scientifica; ma anche di trasporti e ingegneria del settore.

Menzione a parte merita, però, il tema dell’inquinamento. Secondo alcuni insights di fonti varie (tra cui Repubblica), le navi da crociera costituiscono una delle principali cause del suddetto.

Una singola grande nave è in grado di rilasciare tra 250. 000 e 400. 000 tonnellate di CO2 ogni anno, un effetto simile a quello di milioni di automobili.

Per quanto riguarda l’impatto di carbonio per passeggero, una crociera di 2. 000 chilometri genera almeno 500 kg di CO2, ovvero più del doppio rispetto a un volo andata e ritorno con pernottamento a quattro stelle!

Una decisione necessaria

Leggendo queste cifre, non ci stupisce che le autorità abbiano dovuto ricorrere ai ripari. La Costa Azzurra, storica rappresentante del turismo globale e di prestigio, si appresta a un cambiamento significativo nella regolamentazione delle grandi navi da crociera. Secondo Traveleat, il prefetto delle Alpi Marittime, Laurent Hottiaux, ha comunicato a Nizza un insieme di nuove norme progettate per ridurre l’impatto ambientale dei cosiddetti “giganti del mare”.

Le disposizioni, risultanti da un dialogo iniziato lo scorso luglio tra governo, autorità locali e professionisti del settore, definiscono norme più severe per le approvazioni. In particolare, viene stabilito un limite massimo di duemila passeggeri sbarcati per ogni scalo su base annua, con limite definitivo di tremila per singolo approdo. Le navi con più di milleduecento passeggeri possono ormeggiare una sola volta al giorno per ciascun porto, mentre nei mesi estivi di alta stagione ogni porto avrà un limite massimo di quindici navi al mese.

Costa Azzurra
Simbolo del turismo internazionale (canva.com) -www.marinecue.it

Speranze e critiche

Il provvedimento include anche misure contro l’inquinamento atmosferico, quali la riduzione delle emissioni a tre miglia dalla costa, o, nei casi più gravi, il divieto totale di sosta. Tuttavia, non mancano le critiche: il primo cittadino di Nizza, Christian Estrosi, ha etichettato tali misure come “insufficienti”. Avrebbe affermato: “Le misure proposte dallo Stato avranno un impatto marginale sul nostro litorale. I cittadini chiedono un ambiente sano. Servono limiti reali al numero di scali, il divieto per i giganti del mare e priorità alle navi meno inquinanti”. 

Il passo successivo consisterà nella pubblicazione di un decreto da parte del prefetto, il quale sarà oggetto di una consultazione pubblica online della durata di ventuno giorni sul sito ufficiale della Prefettura delle Alpi Marittime. L’obiettivo dichiarato è quello di convertire la Costa Azzurra in un esempio di bilanciamento tra turismo e sostenibilità ambientale, in un Mediterraneo sempre più vulnerabile e sotto stress.