Allerta morte delfini in Italia | Ormai non c’é più scampo: partita la più grande estinzione di massa mai vista prima

In pericolo (canva.com) - www.marinecue.it
Il fenomeno della morte dei delfini in Italia lascia sgomenti, e potrebbe portare ad una graduale scomparsa della specie.
Il tema che affronteremo sicuramente provoca in noi un forte senso di disagio ed apprensione. Parliamo del fenomeno della morte dei delfini in Italia.
Giusto per dare qualche numero in più sull’evento, parecchio diversificato per ragioni ed entità, riportiamo una vecchia notizia del 2013 de La Stampa.
Nello specifico, furono rinvenuti 45 esemplari di delfini di razza stenella coeruleoalba sulle spiagge del Lazio, morti per via di un batterio noto come photobacterium damselae.
Si tratta di un batterio che provoca forti infezioni e possibile letalità nelle specie marine colpite. Un destino nefasto che, secondo La Stampa, colpì anche una delfina sulle spiagge di Civitavecchia. A nulla servirono gli interventi delle autorità.
Un’immagine triste
Ciò detto, la notizia riportata dalla redazione di Termoli Online rattrista molto, in quanto svela quella che è la reale condizione di vita dei delfini di passaggio nelle acque occidentali. Presso il litorale nord del borgo, è stato ritrovato un delfino spiaggiato vicino a Lido Anna, non lontano da Cala Sveva. La scoperta, avvenuta durante consuete attività balneari, avrebbe subito allertato le autorità e generato forte preoccupazione tra i e presenti.
La Guardia Costiera ha comunque reagito prontamente all’emergenza, inviando una pattuglia sul luogo per assicurare la sicurezza dell’area e avviare le procedure di segnalazione necessarie. L’operazione in questione aveva l’obiettivo di circoscrivere l’area, bloccare l’accesso non autorizzato e mantenere l’integrità del corpo dell’animale per ulteriori indagini sull’accaduto.
Possibili supposizioni sulla vicenda
Appena ricevuta la notizia, dettaglia Termoli Online, il Centro Studi Cetacei e il Comune di Termoli hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare attivamente nella gestione della situazione. Il Centro Studi, in particolare, fornirà la propria competenza scientifica per identificare con precisione la specie di delfino, il quali si ipotizza sia un tursiope (in base alle prime valutazioni fotografiche), e per stabilire le potenziali cause del decesso; intendiamo quindi che alla data di oggi non è ancora chiara la vera causa della morte dell’esemplare. Il Comune di Termoli si farà carico della rimozione del corpo e dell’organizzazione delle indagini necessarie per comprendere le circostanze che hanno provocato questo tragico incidente.
La comunità di Termoli e l’intera regione restano in attesa dei risultati delle indagini, con la speranza di chiarire i motivi di questo spiaggiamento e di implementare misure preventive per evitare che eventi simili si verifichino in futuro. Nel mentre, la questione riapre inevitabilmente la discussione sulla protezione della fauna marina e sull’importanza di tutelare l’ambiente costiero da tutti i possibili pericoli.