Granchio blu, per fermare definitivamente il problema ne hanno inventata un’altra | Diventato cibo per gatti

Granchio blu, per fermare definitivamente il problema ne hanno inventata un’altra | Diventato cibo per gatti

C'è trippa per loro (canva .com) - www.marinecue.it

Può sembrare dell’incredibile, ma è vero: il granchio blu trova una nuova forma e diventa meno minaccioso. La notizia!

I nostri mari sono sempre più invasi dal granchio blu, specie che può causare danni enormi alle pratiche di acquacoltura e agli ecosistemi marini.

Come abbiamo condiviso noi proprio qui su Marinecue, parliamo di un crostaceo proveniente dal continente americano, con notevole capacità di adattamento a condizioni climatiche e temperature assai diverse.

In aggiunta, riesce a stabilirsi in vari habitat in tutto il globo, riproducendosi indipendentemente dalle condizioni ambientali e dalla temperatura.

Noto in scienza come Callinectes Sapidus, ha una dimensione media di circa 15 centimetri in lunghezza e 25 in larghezza. Il suo potere di riproduzione incontrollata è attribuibile principalmente alla dieta, poiché si nutre di molteplici specie di animali.

“C’è trippa per gatti”

Proprio parlando di dieta, sorprende sapere che il granchio blu sarebbe diventato letteralmente “cibo per gatti”. La notizia può sicuramente suscitare un sorriso sui vostri volti, ma è la verità! Stando a quanto riporta Il Messaggero, la trasformazione è stata realizzata grazie a un progetto collaborativo tra Confcooperative Fedagripesca; il consorzio ‘Fil Blu’; le Università di Milano e Padova; il Consorzio dei pescatori del Polesine; la startup Feed from Food, l’azienda veneta Sanypet e una rete di negozi specializzati. Secondo quanto riportato, questa cooperazione ha portato alla creazione di una macchina capace di trasformare il granchio blu in farina proteica, utilizzata per realizzare una variante di paté umido per gatti nella fabbrica di Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova.

I gatti, noti per il loro palato sopraffino, saranno i critici di questa nuova proposta gastronomica, secondo la fonte! Il paté, già testato, sarà in vendita al prezzo di 1,75 euro a confezione e sarà presto disponibile sul mercato. L’iniziativa ha l’obiettivo di prevenire che il granchio blu, di cui sono state catturate 1. 894 tonnellate in Veneto solo nel 2024, con quota di vendita sui tavoli limitata al 38%, diventi rifiuto quotidiano da smaltire.

Mangime gatti
Saranno i gatti i critici (canva.com) – www.marinecue.it

Una risposta all’emergenza

I proventi delle vendite del paté saranno destinati al Consorzio Pescatori per l’acquisto di attrezzature in grado di trasformare il granchio blu in farina, secondo Il Messaggero. Inoltre, il Consorzio del Polesine ha avviato un progetto di esportazione verso Sri Lanka e Messico, in collaborazione con la multinazionale Taprobane Seafood.

Nel frattempo, in Toscana, i pescatori di Orbetello stanno lavorando con la Francia per sviluppare strategie comuni contro l’invasione del granchio blu, considerando l’ipotesi di un fermo biologico di quattro mesi. La presenza del granchio è infatti aumentata da giugno, con una proporzione di 30-40 granchi per ogni pesce catturato, molti dei quali gravidi, indicando una riproduzione assolutamente incontrollata!