Le bombe della Seconda Guerra Mondiale stanno generando vita | Su di loro biodiversità da vendere

Fauna marina

La fauna marina si diffonde dove ci sono residui post bellici della Seconda Guerra Mondiale. Cosa succede? (Pexels Foto) - marinecue.it

La fauna marina si diffonde dove ci sono residui post bellici della Seconda Guerra Mondiale. Cosa succede?

Dopo la conferenza di Yalta, la Germania fu spartita in quattro zone d’occupazione. Nel 1949 nacquero la Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica Democratica Tedesca, con l’inizio della contrapposizione tra blocco occidentale e orientale.

Il Piano Marshall fu varato dagli Stati Uniti per ricostruire l’Europa devastata. Oltre agli aiuti economici, servì a contenere l’influenza sovietica. I fondi furono destinati a infrastrutture, industria e agricoltura. L’Italia ricevette oltre un miliardo di dollari.

L’Olocausto lasciò un’impronta indelebile nella coscienza europea. Sei milioni di ebrei furono sterminati nei campi di concentramento. I processi di Norimberga sancirono la condanna dei crimini di guerra e introdussero il concetto di responsabilità penale individuale per genocidio, tortura e deportazione.

La bomba atomica sganciata su Hiroshima e Nagasaki cambiò radicalmente la geopolitica. Il Giappone si arrese, ma il mondo entrò nell’era nucleare. La minaccia atomica alimentò la guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica, con una corsa agli armamenti che durò decenni e influenzò ogni equilibrio globale. Le conseguenze ci sono ancora?

Le conseguenze dopo la Guerra

La fine della Seconda Guerra Mondiale segnò l’inizio della decolonizzazione. Francia, Gran Bretagna e Paesi Bassi persero il controllo sui loro imperi. In Asia e Africa nacquero nuovi Stati indipendenti, dopo guerre civili e transizioni difficili. La creazione dell’ONU nel 1945 fu una risposta alla necessità di prevenire nuovi conflitti.

La guerra fredda fu la conseguenza più duratura del conflitto. Stati Uniti e Unione Sovietica emersero come superpotenze, divise da ideologie opposte: capitalismo e comunismo. Il mondo si polarizzò in due blocchi, con guerre per procura in Corea, Vietnam e Afghanistan. Ora alcuni residui della Seconda Guerra Mondiale ci sono ancora.

Sottomarino seconda guerra mondiale
I sottomarini di guerra (Canva Foto) – marinecue.it

Le bombe come parte dell’ecosistema

Secondo Fanpage, gli ordigni della Seconda Guerra Mondiale scaricati nei fondali marini stanno diventando habitat inattesi per la vita marina. Nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, milioni di tonnellate di munizioni abbandonate — bombe, mine e proiettili — ospitano colonie di molluschi, crostacei e alghe. Questi residui bellici vengono colonizzati da organismi che ne sfruttano la struttura per protezione e riproduzione.

Il fenomeno è stato studiato da ricercatori tedeschi e danesi, che hanno documentato come le superfici metalliche degli ordigni favoriscano l’adesione di larve e la formazione di microecosistemi. Il rischio ambientale resta alto: l’erosione dei contenitori può rilasciare sostanze chimiche nocive, con effetti sulla catena alimentare e sulla salute umana. Alcuni pesci analizzati mostrano tracce di contaminazione.