In mare esiste una specie strana che ama il pugilato | Con un solo pugno è capace di rompere un vetro solidissimo

Un crostaceo molto speciale è in grado di spaccare tutto a pugni? Ecco di quale stiamo parlando. (screenshot National Geographic Italia/YouTube) - marinecue.it
Un crostaceo molto speciale è in grado di spaccare tutto a pugni? Ecco di quale stiamo parlando e le sue caratteristiche.
Gli astici praticano l’autotomia: in caso di minaccia, possono staccare una chela per sfuggire al predatore. Questo meccanismo di difesa estrema consente la fuga immediata, ma comporta un lungo processo di rigenerazione. L’autotomia è attivata da stimoli intensi e coinvolge il sistema nocicettivo dell’animale.
I granchi violinisti usano la loro chela gigante non solo per corteggiare, ma anche per intimidire. In caso di pericolo, sollevano la chela e la agitano. Questo comportamento di fuga visiva serve a scoraggiare predatori e rivali. Se perdono la chela, ne rigenerano una nuova, più grande.
Alcuni crostacei adottano una difesa chimica: rilasciano sostanze urticanti o repellenti per confondere i predatori. I composti chimici possono alterare il comportamento degli aggressori e favorire il camuffamento mimetico tra alghe e rocce.
Alcuni granchi scavano nel ghiaccio per nascondersi, mentre altri si immobilizzano e simulano la morte. Questi comportamenti di fuga sono documentati in ambienti di stoccaggio e ristorazione, dove la bollitura da vivi è ancora praticata. Quali sono le altre strategie di difesa?
Le strategie di difesa dei crostacei
In condizioni di pericolo, granchi e aragoste mostrano risposte complesse: evitano zone dove hanno subìto dolore, modificano i movimenti e adottano strategie di fuga. Alcuni granchi tropicali si mimetizzano con conchiglie o detriti, e creano barriere visive contro i predatori.
Alcuni granchi di sabbia si seppelliscono e lasciano solo gli occhi visibili. Queste strategie di difesa sono ignorate nella pesca commerciale, dove lo stress da cattura compromette il comportamento naturale. Un comportamento naturale di un crostaceo lascia senza parole.

Di quale animale parliamo
Per Focus.it, la canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus) è uno degli animali più affascinanti e letali del mondo marino. Questo crostaceo, diffuso nelle barriere coralline dell’Indo-Pacifico, è noto per il suo pugno esplosivo, capace di colpire con una velocità di 23 metri al secondo, paragonabile a un proiettile calibro 22. Il colpo genera bolle di cavitazione che esplodono, raddoppia l’impatto e stordisce le prede.
La sua corazza è un capolavoro di ingegneria naturale: composta da strati di chitina e minerali, resiste alle sollecitazioni estreme senza fratturarsi. Questo scudo fononico è oggetto di studio per applicazioni in materiali fonoassorbenti e armature militari. I suoi occhi, tra i più complessi del regno animale, percepiscono la luce polarizzata e distinguono fino a 12 canali cromatici, rendendola un predatore visivo eccezionale. Oltre alla potenza, la canocchia pavone è celebre per i suoi colori vivaci: verde smeraldo, rosso fuoco, blu elettrico. Vive in tunnel a forma di U scavati nel fondale, da cui esce solo per cacciare.