Teorie confermate, i primi a vivere sul nostro Pianeta sono state loro | Ora si trovano in mare e vivono placidamente

Illustrazione di una piantina (Canva FOTO) - marinecue.it
Sono tante le teorie scientifiche che provano a fare un po’ di ordine sulla questione, ma ora è tutto un po’ più chiaro.
Le prime forme di vita sulla Terra comparvero miliardi di anni fa, in un mondo completamente diverso da quello che conosciamo oggi. L’atmosfera era densa, priva di ossigeno, e i mari ribollivano di sostanze chimiche da cui sarebbero nate le prime cellule.
Non c’erano piante, animali o colori: solo minuscoli organismi capaci di sopravvivere grazie all’energia chimica presente negli oceani primordiali. Queste forme di vita, semplici ma ingegnose, aprirono la strada a tutto ciò che sarebbe venuto dopo.
Con il tempo, alcuni di questi microbi impararono a sfruttare la luce del Sole per produrre energia, liberando ossigeno nell’atmosfera. Fu un cambiamento epocale: il pianeta iniziò lentamente a trasformarsi in un luogo abitabile per altre forme di vita.
Da quelle antiche cellule, attraverso miliardi di anni di evoluzione, nacquero creature sempre più complesse. Ogni essere vivente di oggi, dall’uomo agli alberi, porta ancora dentro di sé un frammento di quella storia, iniziata nelle acque torbide di un pianeta giovane e inospitale.
Le origini di un mondo…animato
Capire da dove sia partita la vita complessa è una di quelle domande che affascinano da sempre chi studia la storia del nostro pianeta. Si tende a pensare a creature primitive, minuscole e fragili, che abitavano un mondo ancora ostile, fatto di oceani torbidi e cieli saturi di gas. Eppure, in quella confusione primordiale, qualcosa iniziò a cambiare: cellule più organizzate, capaci di collaborare, di formare strutture e, lentamente, di diventare animali. Pensare che tutto ciò che oggi si muove, respira o percepisce sia nato da minuscole comunità di cellule marine fa un certo effetto.
Nel grande mosaico dell’evoluzione, ogni tassello ha richiesto milioni di anni per incastrarsi. Ma il primo pezzo, quello che ha dato inizio a tutto, resta il più misterioso. Da decenni, biologi e geologi si chiedono quale sia stato il primo vero animale della Terra. Qualcuno punta sui ctenofori, altri sui placozoi, ma un gruppo sempre più consistente di ricercatori continua a indicare un organismo semplice, silenzioso e sorprendentemente resistente: la spugna.

Un candidato inaspettato
Come riportato da Wired Italia, una nuova ricerca del MIT ha riportato al centro del dibattito proprio loro: le spugne, o meglio, le antiche demospongie. Analizzando rocce risalenti a centinaia di milioni di anni fa, gli scienziati hanno scoperto tracce chimiche molto particolari (sterani con 30 e 31 atomi di carbonio), che sembrano combaciare con i composti prodotti oggi dalle spugne moderne.
Queste molecole, sopravvissute al tempo come una sorta di impronta digitale fossile, raccontano una storia che affonda le radici nell’era neoproterozoica, ben oltre i 541 milioni di anni fa. Per verificare la teoria, i ricercatori hanno persino ricreato in laboratorio condizioni simili a quelle di fossilizzazione, testando diversi steroli sintetici. Il risultato è stato sorprendente: in due casi, i composti ottenuti coincidevano esattamente con quelli rinvenuti nelle antiche rocce.