Cozze, se sei abituato a prenderle al supermercato stai attento | Nel banco surgelati trovi prodotti menzogneri: manca questo particolare importantissimo

Cozze

Cozze, ecco come sceglierle (Freepik Foto) - www.marinecue.it

Le cozze sono tra i molluschi più consumati in Italia, spesso acquistati già puliti e confezionati nei supermercati.

La comodità del prodotto pronto è indiscutibile, ma pochi sanno che dietro l’etichetta possono nascondersi informazioni incomplete o fuorvianti. Conoscere la provenienza reale dei molluschi è fondamentale, sia per la qualità che per la sicurezza alimentare.

Il sistema di etichettatura attuale può essere complesso. Indica spesso il paese dove avviene la lavorazione o il confezionamento, senza specificare l’area di allevamento o pesca. Ciò significa che cozze pescate in zone lontane possono arrivare in stabilimenti italiani solo per essere pulite e imballate, comparendo come “prodotto in Italia” senza indicare la reale origine.

Questa situazione può rendere difficile fare scelte consapevoli. Non tutti i consumatori conoscono la differenza tra paese di trasformazione e zona di produzione, e molti si affidano solo alle scritte più grandi o agli slogan commerciali presenti sul packaging. Di conseguenza, si rischia di acquistare prodotti meno controllati o provenienti da acque con standard ambientali meno rigorosi.

Le cozze non sono solo un alimento gustoso: sono anche un concentrato di nutrienti, con proteine complete, vitamine del gruppo B, ferro, zinco e omega-3. Tuttavia, la qualità nutrizionale dipende strettamente dall’ambiente in cui sono state allevate o pescate. La consapevolezza della provenienza diventa quindi essenziale anche dal punto di vista salutistico.

Come decifrare le etichette

Per orientarsi, il primo passo è leggere attentamente la dicitura “zona di pesca” o “zona di produzione”. Le cozze riportano codici FAO che identificano con precisione l’area di provenienza: ad esempio, FAO 27 indica l’Atlantico nord-orientale, mentre FAO 37 il Mar Mediterraneo. Questi codici sono spesso in caratteri piccoli, ma sono la chiave per capire da dove provengono realmente i molluschi.

Un altro aspetto da considerare è la differenza tra paese di lavorazione e origine della materia prima. Spesso i prodotti industriali enfatizzano l’origine italiana del confezionamento, ma questo non corrisponde automaticamente a qualità superiore. Controllare tutti i dati disponibili sull’etichetta permette di valutare con precisione l’effettiva provenienza e la sicurezza del prodotto.

Uomo che mangia cozze
Cozze, come sceglierle di qualità (Freepik Foto) – www.marinecue.it

Come scegliere le cozze

L’industria alimentare utilizza tecniche visive e linguistiche per rendere più appetibile il prodotto: caratteri grandi per l’origine commerciale, diciture minori per i dettagli meno vantaggiosi. Essere consapevoli di queste strategie aiuta il consumatore a leggere oltre le apparenze e a fare scelte informate.

Infine, privilegiare prodotti con certificazioni come MSC o biologiche ICEA garantisce maggiore tracciabilità e standard di qualità. Chiedere informazioni al personale del punto vendita sulla rotazione e provenienza dei prodotti è un altro strumento utile per scegliere cozze sicure, nutrienti e sostenibili. La trasparenza rimane l’arma principale per difendersi da etichette fuorvianti (Centro Victor Como).