Terra, per fortuna che ci sono gli adolescenti | Saranno loro a salvarci: inventata la tartaruga robot per i fondali

Tartaruga robot (Screenshot hdblog.it) - www.marinecue.it
Un team composto da giovani adolescenti ha ideato un sistema in grado di monitorare i fondali marini e non solo.
Il monitoraggio dei fondali marini rappresenta una sfida fondamentale per la scienza e la gestione sostenibile degli oceani. Conoscere la topografia del fondo, le correnti, la fauna e gli ecosistemi sottomarini permette non solo di proteggere la biodiversità, ma anche di prevenire disastri naturali, come frane sottomarine o tsunami, e di individuare risorse naturali.
Negli ultimi decenni, grazie all’avanzamento tecnologico, sono stati sviluppati strumenti sempre più sofisticati per esplorare il mare, spingendo le capacità dell’uomo oltre i limiti tradizionali. Tra le tecnologie più utilizzate ci sono i sonar multibeam, che emettono fasci di onde sonore per creare mappe dettagliate del fondo marino.
Questi strumenti permettono di rilevare strutture geologiche, relitti e ostacoli nascosti anche a grandi profondità. Accanto al sonar, vengono impiegati ROV (Remotely Operated Vehicles) e AUV (Autonomous Underwater Vehicles), veicoli sottomarini telecomandati o autonomi, capaci di raccogliere immagini, campioni e dati ambientali in zone inacessibili agli esseri umani.
Sistemi di sensori chimici e biologici completano le ricerche, monitorando parametri come temperatura, salinità, ossigeno e presenza di inquinanti, consentendo studi approfonditi sugli ecosistemi e sul cambiamento climatico. Queste tecnologie hanno rivoluzionato la ricerca marina, rendendo possibile lo studio di specie elusive, habitat fragili e fenomeni naturali in tempo reale.
Ampliare la conoscenza
Ad esempio, grazie agli ROV, è stato possibile documentare pesci abissali, coralli profondi e persino antichi relitti sommersi, ampliando la nostra conoscenza della vita marina e delle risorse del pianeta. Inoltre, la combinazione di dati sonar, veicoli sottomarini e sensori ha aperto la strada a mappature 3D dei fondali, strumenti fondamentali per la navigazione, la pesca sostenibile e la protezione degli ambienti marini.
Le tecnologie per monitorare i fondali marini non sono solo strumenti scientifici avanzati, ma veri e propri alleati nella tutela degli oceani. Esse permettono di esplorare un mondo ancora in gran parte sconosciuto, comprendere gli impatti dell’uomo sull’ambiente e sviluppare strategie per salvaguardare la ricchezza naturale.

La tartaruga robot
Come riporta hdblog.it, un adolescente canadese, Evan Budz, ha creato una “tartaruga robot” dotata di intelligenza artificiale progettata per monitorare e proteggere i fondali marini. Il robot, alimentato a batterie, nuota autonomamente sott’acqua imitandone i movimenti naturali, permettendo di raccogliere dati su minacce come lo sbiancamento dei coralli o la presenza di specie invasive.
Grazie a questa invenzione, le organizzazioni che si occupano della conservazione marina potranno identificare aree critiche e intervenire in modo più efficace. Il progetto ha già ricevuto riconoscimenti importanti, tra cui il primo premio alla EUCYS, e dimostra come tecnologia e intelligenza artificiale possano diventare strumenti concreti per la tutela dell’ambiente sottomarino.