La lingua ufficiale medievale ha salvato questi isolani da morte certa | Nessuno li capiva e così hanno fregato i tedeschi

Medievale libro

Tracce di antichità (canva.com) - www.marinecue.it

Il Medioevo è custode di strategie e segreti, che però si sapevano anche nel 1943. Ecco la lingua che ha fregato i tedeschi!

La nostra Italia è una terra ricca di dialetti e linguaggi, noti per la loro storia e il loro fascino temporale e culturale, soprattutto tra le popolazioni locali.

Sicuramente uno dei periodi più terribili e nefasti del nostro passato è stato quello dell’occupazione nazista, in comune accordo con la presenza del fascismo.

Tuttavia, la lingua può essere anche segno di rivalsa e di resistenza. L’abbiamo visto nel film The Imitation Game, con Benedict Cumberbatch sulla storia di Alan Turing.

E se dovessimo andare più indietro nel passato, scopriremmo addirittura che il Medioevo ci ha restituito una lingua che ci avrebbe permesso, tra virgolette, di “fregare i nazisti”. Curiosi di sapere quale?

La lingua del mistero

Pensavate che questa bella trovata fosse italiana, ma non è così. Come apprendiamo da Express UK, la più grande delle isole del Canale, ovvero Jersey, è stata capace di “fregare i nazisti” grazie a una lingua antichissima utilizzata come codice clandestino, ovvero il Jèrriais. Nello specifico, l’isola dista 14 miglia dalle coste della Francia e la lingua interessata era di provenienza normanda, ai tempi ancora indipendente. Durante la Seconda guerra mondiale, questa recuperò lustro e, dal momento che i soldati tedeschi avevano familiarità sia con il francese che con l’inglese, gli isolani la utilizzarono per poter comunicare fra loro ed escogitare piani clandestini.

Secondo quanto riportato dal linguista Geraint Jennings alla BBC: “Gli articoli in Jèrriais all’inizio dell’occupazione sono riusciti a superare i messaggi della resistenza. Articoli stampati che affermavano apertamente: ‘È meglio parlare Jèrriais così ‘certe persone’ non saranno in grado di capirlo’ – cioè i tedeschi! Col tempo naturalmente imposero censura, ma il Jèrriais continuò ad essere usato come linguaggio segreto per trasmettere messaggi per tutto il resto della guerra.”

Jersey Isole del Canale
Il faro dell’isola di Jersey (canva.com) – www.marinecue.it

Conoscenze sempre valide

Secondo la fonte, la lingua presenta somiglianze con altre lingue delle isole, quali Guernésiais e Sercquiais. Eppure, racconta lo studioso: “Ho iniziato la mia esperienza scolastica nel 1944. A quel tempo non avevo ancora sei anni e mezzo e non conoscevo neppure una parola di inglese. Tutti i miei compagni di classe si trovavano nella stessa situazione. Dovevamo imparare l’inglese rapidamente, perché negli anni ’40 e ’50, se frequentavi la scuola e parlavi Jèrriais, era vietato“.

Precisa: “Se usavamo il Jèrriais, eravamo puniti; non importava quale fosse la scuola. Il Jèrriais veniva percepito come una lingua da contadini, parlata solo da persone di umili origini. Un pensiero comune tra tutti gli insegnanti, anche quelli che sapevano parlarlo. È stato molto deprimente.” Nonostante ciò, esempi simili ci dimostrano quanto l’antichità abbia sempre valenza.