Scoperta sensazionale, ci sono onde sotto il mare | Le hanno scoperte sui fondali: riscrivono la storia degli Oceani

Dentro le onde (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

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Un ritrovamento sorprendente nelle profondità dell’oceano Atlantico rivela antiche onde che cambiano per sempre ciò che sappiamo sugli oceani.

A volte ci si dimentica che, sotto l’immensa distesa blu che vediamo dalla riva, esiste un mondo praticamente sconosciuto. Un luogo silenzioso, buio, ma vivo — anzi, pieno di storia. Gli oceani conservano la memoria geologica del pianeta, come un archivio naturale che custodisce tutto ciò che la superficie ha cancellato da tempo. E più si scende in profondità, più il passato sembra voler riaffiorare.

Gli scienziati che si occupano di esplorare i fondali lo sanno bene: là sotto non si trova solo roccia, ma tracce di epoche lontane, di cambiamenti enormi, di cataclismi. Negli ultimi anni, grazie a tecnologie sempre più avanzate, i ricercatori hanno imparato a leggere quelle impronte nascoste, scoprendo che ogni metro di sedimento racconta una storia. E non sempre le storie che emergono sono tranquille, anzi… spesso svelano rivoluzioni geologiche che nessuno si aspettava.

Pensandoci, è incredibile come il clima, le correnti e perfino la vita sulla Terra dipendano da ciò che succede sotto le onde. Le correnti oceaniche, ad esempio, sono un po’ come il sistema circolatorio del pianeta: trasportano calore, energia, equilibrio. Quando qualcosa in quel flusso cambia, tutto cambia. E capire quelle dinamiche non è solo una curiosità scientifica — è anche un modo per capire cosa ci aspetta nei prossimi decenni.

Ma poi ci sono scoperte che spiazzano perfino chi studia questi fenomeni da una vita. Formazioni giganti, sepolte per milioni di anni, che sembrano vive anche se non lo sono. Strutture tanto grandi da sembrare impossibili. Eppure, proprio di recente, un gruppo di studiosi ha trovato qualcosa che — beh — sta letteralmente facendo “rivedere” la storia degli oceani.

Onde nascoste che parlano del passato

È successo nell’oceano Atlantico, a più di mille metri sotto il fondale. Come riporta Modena volta Pagina, un team di geologi ha scoperto onde di fango enormi, fossilizzate e sepolte nel tempo. Onde vere, ma di sedimenti, formatesi oltre 100 milioni di anni fa. Alcune sono alte come la Torre Eiffel e lunghe più di un chilometro: numeri che fanno girare la testa. I ricercatori le chiamano drift di contouriti, e grazie a nuovi dati sismici hanno capito che non si tratta solo di una curiosità geologica, ma di una prova importante della formazione dell’Atlantico.

Il punto esatto è al largo della Guinea-Bissau, in un’area chiamata Porta Equatoriale dell’Atlantico, una sorta di passaggio tra i due grandi bacini oceanici. Da lì, secondo gli scienziati, si sarebbe aperta la connessione marina tra Africa e Sud America molto prima di quanto si pensasse: non 113, ma addirittura 117 milioni di anni fa, quando la Terra era ancora dominata dai dinosauri e il supercontinente Gondwana stava iniziando a spaccarsi. Ma come si sono formate?

Corrente oceanica (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Corrente oceanica (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Un racconto sommerso che cambia tutto

Analizzando i sedimenti, i ricercatori hanno scoperto che la differenza tra acque salate e acque dolci avrebbe creato una specie di “cascata” sottomarina, potente al punto da scolpire onde gigantesche di fango. E questo fenomeno avrebbe poi influenzato le correnti oceaniche e il clima globale. A quanto pare, proprio quell’apertura equatoriale avrebbe innescato una catena di cambiamenti culminata in un raffreddamento climatico alla fine del Cretaceo.

Come spiega Uisdean Nicholson, uno degli autori dello studio, “le correnti oceaniche regolano le temperature globali. Se oggi cambiano, per esempio a causa dello scioglimento dei ghiacci, potremmo aspettarci effetti altrettanto forti”. Una frase che fa riflettere, perché collega un passato di milioni di anni fa con ciò che sta accadendo adesso.