L’Antartide sta dando il meglio di sé | Sotto i ghiacciai qualcosa di impensabile: hanno scoperto tantissimi laghi sotterranei

Illustrazione dell'Antartide (Canva FOTO) - marinecue.it
In Antartide si fanno scoperte notevoli, soprattutto sotto i ghiacci. Sono stati trovati nuovi laghi molto interessanti.
L’Antartide è un vero laboratorio a cielo aperto, un continente estremo che custodisce segreti ancora in gran parte inesplorati. Nonostante le condizioni proibitive, gli scienziati continuano a spingersi laggiù perché ogni nuova indagine può cambiare la comprensione del nostro pianeta.
Le scoperte spaziano dai fossili di antiche foreste, che rivelano un passato molto diverso dall’attuale distesa di ghiaccio, fino alle tracce di vita microbica sopravvissuta in laghi sigillati sotto chilometri di ghiaccio.
Non meno importanti sono i dati sul clima: lo studio delle carote di ghiaccio permette di risalire a centinaia di migliaia di anni fa, fornendo indizi preziosi sull’evoluzione atmosferica e sul riscaldamento globale.
Infine, l’Antartide è anche una finestra sul cosmo: grazie all’aria secca e limpida, qui si installano telescopi unici, capaci di osservare fenomeni invisibili altrove. È come se questo continente, apparentemente ostile e silenzioso, fosse in realtà un archivio naturale che parla sia della Terra che dell’Universo.
L’Antartide sorprende!
Sotto l’immensa calotta ghiacciata dell’Antartide si nasconde un mondo segreto fatto di laghi che non vedono la luce da milioni di anni. Sono specchi d’acqua intrappolati sotto chilometri di ghiaccio, eppure svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità dei ghiacciai e, di riflesso, per il livello dei mari di tutto il pianeta. Non si tratta di dettagli da poco: conoscere questi laghi significa capire meglio come il continente bianco possa influenzare il futuro climatico globale.
Grazie a dieci anni di osservazioni raccolte dal satellite europeo CryoSat, i ricercatori hanno identificato ben 85 nuovi laghi subglaciali mai registrati prima, portando il totale a oltre 230. È un incremento enorme, che non solo arricchisce la mappa del sottosuolo antartico, ma rivela anche una realtà più dinamica di quanto si pensasse. Questi laghi, infatti, non restano fermi: si riempiono e si svuotano ciclicamente, aprendo scorci unici su ciò che avviene nelle profondità di ghiaccio invisibili all’occhio umano.

Di cosa si tratta esattamente?
Lo studio, pubblicato su Nature Communications e guidato dall’Università di Leeds, come riportato dal sito dell’ESA, ha mostrato anche come questi bacini siano collegati da veri e propri sistemi idrici nascosti, in alcuni casi cinque intere reti interconnesse. Per anni era stato osservato un numero limitato di cicli di riempimento e svuotamento, appena 36 in tutto il mondo.
Adesso se ne aggiungono 12 in più, portando a 48 i casi documentati. È una scoperta che cambia la prospettiva: i laghi non sono semplici serbatoi immobili, ma attori silenziosi che influenzano il movimento del ghiaccio verso l’oceano. Il CryoSat, con la sua capacità di misurare minuscole variazioni nell’altezza della superficie ghiacciata, ha reso possibile questa indagine. È stato così che gli scienziati hanno registrato i “respiri” della calotta antartica, che si solleva quando i laghi si riempiono e si abbassa quando si svuotano.