STOP alla vita frenetica italiana | Se non ce la fai più questo è il posto giusto per te: rinasci dopo 10 ore di volo

Vita frenetica

Vita frenetica (Canva-Shutterstock foto) - www.marinecue.it

E’ il luogo migliore per chi non sopporta più la frenesia cittadina. Gli amanti della natura pagherebbero oro per andarci

La frenesia è una costante nella vita di moltissimi lavoratori, costretti a ripetere in eterno le rispettive giornate lavorative tra impegni, scadenze da rispettare e i sempre presenti imprevisti.

Un simile stile di vita, quello vissuto dalla maggior parte degli italiani, impone che vengano seguiti ritmi particolarmente accelerati, già a partire dalle prime luci dell’alba, nonché di mantenersi svegli e operativi fino all’ultimo minuto di attività.

Al giorno d’oggi, anche se non ce ne accorgiamo, gli stimoli che derivano dagli schermi interattivi quali computer, tablet o smartphone, rendono ancora più complesso portare a termine lavori, sovraccaricando i nostri pensieri.

L’assenza di momenti di quiete favorisce l’insorgere di stress e agitazione, rendendoci maggiormente irascibili e lasciando che anche i minimi contrattempi ci innervosiscano. Per questo in tanti cercano un’alternativa a questo modo di intendere la quotidianità.

Lasciarsi il passato alle spalle

La 34enne britannica Kelly Green è partita dal suo Regno Unito alla volta di un’isola remotissima, inizialmente con l’intento di compiere un semplice viaggio. Quello che sarebbe stato il successivo epilogo, con un drastico cambio nella sua vita, probabilmente non se lo aspettava nemmeno lei. Perché Kelly ha compiuto una decisione drastica svoltando la sua monotonia in Inghilterra e decidendo di sposare la proposta di vivere una quotidianità a contatto con la natura trasferendosi proprio sulla stessa isola.

Ci troviamo a Tristan Da Cunha, territorio d’oltremare del Regno Unito sito nel pieno Oceano Atlantico. Popolato da sole 236 anime, non è neppure raggiungibile con alcun velivolo, ma soltanto con imbarcazioni, che compiono la tratta verso l’isola soltanto 10 volte all’anno. Una scelta audace, che ha immediatamente prodotto una svolta positiva per la vita della ragazza, che ora si è stabilita proprio a Tristan da Cunha con la sua famiglia e i suoi figli.

Cartello d'ingresso all'isola
Cartello d’ingresso all’isola (Shutterstock foto) – www.marinecue.it

Uno sconvolgimento totale

Il viaggio che cambiò totalmente la sua vita ebbe luogo nel 2012, quando per sei settimane Kelly Green visitò l’isola facendo la conoscenza di un ragazzo di nome Shane, innamorandosi e decidendo di andare a vivere insieme a lui, nella casa costruita dal ragazzo. Sull’isola c’è tutto ciò di cui si può avere bisogno, l’indispensabile: una scuola, una banca, un ospedale, un ufficio postale, un centro turistico e persino un pub, ma non sono presenti anche punti ristoro. Ovviamente, l’esiguo numero di abitanti fa sì che tutti si conoscano tra loro, riuscendo a vivere nella piccola comunità aiutandosi l’un l’altro.

L’impegno degli allevatori, degli agricoltori e dei pescatori favorisce l’autosufficienza dell’isola, il cui prodotto tipico è senza dubbio l’aragosta, che viene poi esportata in tutto il mondo. Tristan da Cunha riceve soltanto 900 turisti all’anno, all’incirca, i quali per partire verso quella descritta come una vera e propria esperienza di vita devono raggiungere lo scalo aeroportuale più vicino, sito a Città del Capo (2.810 km di distanza), dove sarà poi possibile imbarcarsi con una delle tre navi che raggiungono l’isola, in grado di trasportare un numero di passeggeri variabili (una al massimo 12, l’altra, più capiente, 40). A riportarlo è MSN.