Titanic, prima di lui una nave uguale ha subito la stessa sorte | Affondata per mano tedesca, ora sta regalando tesori inestimabili

Il Britannic

Nave affondata (Canva) - marinecue.it

All’interno di una nave molto simile al Titanic, son stati ritrovati diversi reperti, che saranno esposti in un museo.

Il Titanic, considerato (all’epoca) il transatlantico più sicuro mai costruito, affondò durante il suo viaggio inaugurale, nella notte del 14 aprile 1912. Tragedia che fu causata dall’urto con un iceberg, il quale mise alla prova i limiti della nave, e della tecnologia del tempo.

Contrariamente a quanto si possa immaginare, l’impatto non fu frontale, ma di striscio. Un dettaglio che risultò determinante, poiché l’iceberg lacerò una lunga sezione dello scafo, sotto la linea di galleggiamento.

Le paratie stagne, erano state progettate per contenere allagamenti limitati, ma la fenditura coinvolse troppi compartimenti: pertanto, l’acqua si riversò rapidamente all’interno, superando la capacità di resistenza della nave.

L’affondamento, quindi, non fu dovuto a un singolo errore, ma alla combinazione d’impatto, a difetti strutturali, e a scelte ingegneristiche che si rivelarono tragicamente insufficienti.

Una nave gemella

Pochi sanno che il Titanic non fu l’unico transatlantico costruito dalla White Star Line, all’inizio del Novecento, poiché faceva infatti parte della Classe Olympic, insieme all’RMS Olympic e all’HMHS Britannic. Quest’ultima, nata con l’intento di esser una delle più lussuose navi da crociera dell’epoca, destinata a collegare Southampton e New York. E dopo la tragedia del Titanic, vennero introdotti ulteriori accorgimenti di sicurezza. Sebbene, il corso della storia, cambiò comunque i suoi piani, a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale; dopo il quale, il Britannic venne trasformata in nave ospedaliera, al servizio dell’esercito britannico.

Il 12 novembre 1916, proprio il Britannic salpò per il suo ultimo viaggio; e nove giorni più tardi, al largo del Mar Egeo, urtò una mina tedesca, affondando in meno di un’ora. A bordo, c’erano 1066 persone, quasi tutte tratte in salvo, e solo 30 persero la vita, travolte dalle eliche in movimento. Il relitto, scoperto nel 1975 da Jacques Cousteau, è rimasto in gran parte intatto, e ha custodito per oltre un secolo, importanti testimonianze storiche.

Un transatlantico come il Titanic
Recuperi marini (Canva) – marinecue.it

L’operazione di recupero

Nel maggio 2025, un team di 11 subacquei professionisti, ha riportato alla luce reperti preziosi, nonostante correnti e scarsa visibilità. E fra gli oggetti recuperati, figurano: la campana della nave; la luce di babordo; piastrelle di ceramica, del bagno turco; un lavandino in porcellana; e un binocolo. Più deteriorati, invece, i vassoi d’argento corroso dall’acqua salata.

Come riportato sul sito libero.it, dopo un accurato trattamento di conservazione, i reperti saranno quindi esposti al Museo delle Antichità Sottomarine, del Pireo, la cui apertura è prevista per l’estate 2026. E nel quale, proprio qui, in una sezione speciale dedicata alla Prima Guerra Mondiale, i visitatori potranno ammirare da vicino, tutti i tesori riemersi dal Britannic.