Tutti pensano che sia NAPOLI, ma il vero paese di PULCINELLA è questo | Lo trovi dovunque

Pulcinella (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Tutti credono che Pulcinella sia nato a Napoli, ma un luogo remoto e inaspettato custodisce la sua vera essenza.
Quando si sente parlare di Pulcinella, la mente corre subito a Napoli. È un riflesso automatico, quasi istintivo. Quel naso adunco, la voce stridula e il costume bicolore sono diventati sinonimi della tradizione partenopea. Ma ecco il punto: non tutto è come sembra.
Dietro l’immagine ormai codificata si nasconde una storia diversa, più curiosa di quanto si possa immaginare. Capita spesso che certi simboli, col tempo, si fossilizzino in un solo significato. Si perde per strada la complessità, l’origine vera, o forse più semplicemente… nessuno si prende la briga di scavare.
La cultura popolare semplifica, etichetta, impacchetta e consegna. Ma a volte basta poco — un dettaglio, un nome, una coincidenza — per farci dubitare di quello che pensavamo di sapere da sempre. Poi ci sono quei luoghi che restano fuori dalle narrazioni ufficiali.
Un po’ perché sono piccoli, un po’ perché non fanno rumore. Eppure conservano storie affascinanti, che meriterebbero molto più spazio. Luoghi che, se solo li si osserva da vicino, possono ribaltare completamente una convinzione radicata. Proprio come in questo caso.
Pulcinella più… particolare
Non vogliamo fare i bastian contrari, sia chiaro. Napoli resta il cuore pulsante di una cultura straordinaria, ma — c’è sempre un ma — Pulcinella potrebbe avere una “casa” ben più lontana. Letteralmente lontana: a migliaia di chilometri dal golfo.
Questi luoghi sono raccontati in un bellissimo reportage pubblicato da Il Fatto Quotidiano, che descrive con grande dettaglio l’anima selvaggia e gentile di queste isole. Ed è lì, tra rocce, vento e nuvole basse, che Pulcinella risorge con un’altra faccia.

Una terra che non ti aspetti
In mezzo all’Atlantico, a sud dell’Islanda, c’è un gruppetto di isole vulcaniche chiamato Vestmannaeyjar. Il nome non dice molto, eppure… è uno di quei posti che sembrano inventati da uno scrittore fantasy. La più grande, Heimaey — che significa “isola della casa” — è anche l’unica abitata. Qui si vive tra scogliere nere, campi di lava e casette colorate, sempre con un occhio al cielo per controllare il tempo, che cambia in un attimo. Il vero “paese” di Pulcinella, sorpresa sorpresa, è proprio Vestmannaeyjar. O meglio, lo è per un altro tipo di Pulcinella — quello di mare.
Stiamo parlando dei puffin, quei buffi uccelli bianco-neri col becco arancione che sembrano usciti da un cartone animato. In Islanda li chiamano proprio così: “pulcinella di mare”. E no, non è solo per il colore. Ogni anno, circa 10 milioni di puffin arrivano su queste isole per nidificare. Durante l’estate, capita che i cuccioli si perdano, disorientati dalle luci della città. Così gli abitanti li raccolgono — sì, letteralmente — e li accompagnano fino al mare. Una specie di “liberazione” collettiva, che unisce natura, tradizione e affetto.