Antartide, questi laghi ci sono sempre stati | Nessuno li aveva visti fino ad ora: il riscaldamento globale li ha riportati alla luce

Montagne e ghiaccio antartico (Pixabay foto) - www.marinecue.it

Montagne e ghiaccio antartico (Pixabay foto) - www.marinecue.it

Sotto la coltre ghiacciata dell’Antartide si nasconde un paesaggio segreto fatto di laghi invisibili, dinamici e ancora poco conosciuti.

L’Antartide, dai… sembra fermo, immobile. Un’enorme lastra bianca che non cambia mai. Eppure, sotto quel ghiaccio spesso chilometri, succedono cose che non ti aspetti. Non è solo freddo e neve: sotto la superficie si muove qualcosa, lentamente, quasi impercettibile. E per vederlo — o meglio, capirlo — servono occhi speciali, mica i nostri. Serve la tecnologia. E parecchia pazienza.

La verità è che laggiù, sotto quel gelo eterno, si nasconde un mondo tutto suo. Un mondo fatto di acqua intrappolata, calore che risale da sotto e movimenti che vanno avanti da chissà quanto tempo. È come se il continente avesse delle sue “vene”, un sistema segreto che pulsa piano e che la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito nominare. Eppure, è lì, sotto i nostri piedi. Invisibile, ma reale.

Gli scienziati, ovviamente, non sono rimasti a guardare. Da anni cercano di capire meglio cosa accade sotto quei ghiacci. Perché, anche se dall’esterno sembra tutto congelato, là sotto ci sono meccanismi che influenzano perfino il livello dei mari. Solo che è un po’ come cercare di leggere un libro… chiuso dentro un’altra scatola. Ogni tanto si riesce a sbirciare tra le pagine. Ma è complicato.

Negli ultimi anni però qualcosa è cambiato. Con i satelliti — e qui parliamo di roba seria, mica Google Maps — si riescono a rilevare spostamenti minuscoli del ghiaccio. Variazioni quasi invisibili che però raccontano storie enormi. E così, poco alla volta, sta venendo fuori un panorama completamente diverso da quello che si pensava. Ehm, no, non proprio diverso… più ricco, diciamo.

Cose che il ghiaccio non dice subito

Come riporta Il Messaggero, un team di ricerca dell’Università di Leeds, con uno studio pubblicato su Nature Communications, ha appena fatto una scoperta che è davvero sorprendente: hanno trovato 85 laghi nascosti sotto la calotta antartica, laghi “vivi”, che si riempiono e si svuotano. E nessuno li aveva mai visti prima. Come? Grazie a dieci anni di dati raccolti dal satellite europeo CryoSat. Sì, dieci anni per scovare laghi fantasma. Non male, eh?

Con questi nuovi, il totale sale a 231. Ma la cosa interessante non è solo il numero, è che questi laghi non stanno fermi: si muovono, cambiano. Alcuni si svuotano pian piano, altri si riempiono a sorpresa. E tutto questo, alla lunga, ha un impatto anche sul comportamento del ghiaccio sopra — e quindi anche sull’innalzamento del livello del mare. La coordinatrice dello studio, Sally Wilson, ha spiegato che finora erano stati registrati 36 cicli completi di questi “riempimenti-svuotamenti”. Ora, se ne aggiungono altri 12. E probabilmente ce ne sono molti di più là sotto.

Spostamento e scioglimento dei ghiacciai (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Spostamento e scioglimento dei ghiacciai (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Mappe da riscrivere (e forse anche da inventare)

Ma com’è possibile che esistano questi laghi? Beh, l’acqua lì sotto si forma per due motivi: il calore delle rocce e l’attrito del ghiaccio che si muove — sì, si muove, anche se pare immobile. In certi punti l’acqua resta ferma e crea laghi enormi e stabili, tipo il lago Vostok, che da millenni sta lì sotto con i suoi 6.000 km³ d’acqua. In altri casi invece, quest’acqua migra, cambia posto, forma piccoli sistemi che si trasformano nel tempo.

Questa rete nascosta, mai vista direttamente, è stata identificata analizzando piccolissimi sollevamenti della superficie ghiacciata. Un lavoro da detective, insomma. La scoperta dimostra che il cuore dell’Antartide batte. E lo fa in un modo che può cambiare molto di quello che pensavamo finora sul comportamento dei ghiacci e sul loro legame con il cambiamento climatico.