Sorpresa in Calabria per il ritrovamento di questo pesce | La rondine di mare non va mai in acque poco profonde: c’è pericolo

Pesci incredibili nel mare della Calabria (Freepik Foto) - www.marinecue.it
Il mare della Calabria è un ambiente ricco di sorprese.
Tra coste frastagliate, baie nascoste e fondali misti, la biodiversità locale include specie comuni e altre più elusive, che attirano l’attenzione di pescatori, sub e ricercatori.
Ogni stagione porta con sé incontri inattesi, e non sempre ciò che appare insolito rappresenta un cambiamento stabile: spesso si tratta di individui isolati, sfuggiti all’osservazione fino a quel momento.
I pescatori locali conoscono bene le specie tipiche del Mar Ionio, ma occasionalmente si imbattono in organismi che normalmente frequentano profondità maggiori o mari più caldi, creando curiosità e stimolando osservazioni scientifiche.
La sorpresa del mare sta proprio nella sua imprevedibilità: ogni avvistamento è un’occasione per studiare comportamenti, migrazioni e adattamenti di creature che di solito restano nascoste nei fondali.
Un incontro raro con la rondine di mare
Recentemente, un pescatore ha segnalato la presenza di un esemplare di Dactylopterus volitans, noto come pesce civetta o rondine di mare, a circa 20 metri dalla costa. Questa specie è tipicamente associata a fondali sabbiosi e profondità comprese tra 10 e 80 metri, quindi l’incontro in acque così superficiali è eccezionale.
Il pesce civetta è facilmente riconoscibile per le pinne pettorali ampie e rigide, utilizzate per muoversi sul fondo marino e per balzi fuori dall’acqua. Queste strutture gli permettono di sfuggire a predatori e di esplorare ambienti che normalmente non frequenta, spiegando in parte la sua comparsa in zone poco profonde.

Comportamento e significato ecologico
L’avvistamento potrebbe essere legato a fattori ambientali particolari, come correnti, temperatura dell’acqua o presenza di prede, che hanno spinto l’esemplare verso la costa. Tali eventi, pur rari, offrono indicazioni importanti sul comportamento adattativo della specie.
Dal punto di vista ecologico, la rondine di mare svolge un ruolo di predatore bentopelagico, controllando popolazioni di piccoli pesci e crostacei. Monitoraggi di avvistamenti insoliti aiutano a comprendere la distribuzione della specie nel Mediterraneo e le dinamiche degli ecosistemi costieri, contribuendo alla conservazione della biodiversità locale. Questi avvistamenti rappresentano indicatori importanti della salute degli ecosistemi costieri. La presenza di predatori bentopelagici in acque relativamente basse suggerisce un ambiente ricco di risorse e una catena trofica funzionante. Monitoraggi regolari e segnalazioni documentate permettono di analizzare le fluttuazioni delle popolazioni ittiche e di rilevare eventuali cambiamenti dovuti a fattori ambientali o climatici. Studi comparativi con altre aree del Mediterraneo possono contribuire a comprendere le dinamiche di espansione e adattamento di specie tropicali e subtropicali, supportando strategie di conservazione e gestione della biodiversità marina.