Questa Medusa sembra il pulsante del Quizzettone | L’hanno avvistata in Campania: misura più di 30 cm

Medusa

Medusa (Depositphotos foto) - www.marinecue.it

Una medusa dall’aspetto parecchio strano è stata avvistata nelle acque della Campania. È davvero molto lunga.

Le meduse sono tra gli organismi marini più antichi della Terra, con una storia evolutiva che risale a oltre 500 milioni di anni fa. Nonostante la loro apparente semplicità, hanno saputo adattarsi ai cambiamenti ambientali e sopravvivere laddove molte altre specie si sono estinte.

Questi animali appartengono al phylum degli Cnidari e sono caratterizzati da un corpo gelatinoso composto per la maggior parte da acqua, da cui deriva la loro forma trasparente e fluttuante che spesso affascina e spaventa i bagnanti.

Le meduse hanno un ciclo vitale particolare: alternano una fase fissa, chiamata polipo, a una fase libera, quella che conosciamo come medusa. La loro riproduzione può avvenire sia in modo sessuato sia asessuato, un tratto che contribuisce alla loro straordinaria diffusione.

Alcune specie hanno dimensioni ridottissime, appena pochi millimetri, mentre altre, come la medusa criniera di leone, possono raggiungere i 2 metri di diametro con tentacoli lunghi oltre 30 metri. Dal punto di vista ecologico, le meduse svolgono un ruolo fondamentale negli equilibri marini.

Predatori o no

Sono predatori di piccoli organismi come plancton, larve di pesce e crostacei, e a loro volta rappresentano una fonte di cibo per tartarughe marine, pesci e persino per l’uomo in alcune culture asiatiche. Tuttavia, negli ultimi decenni, i cambiamenti climatici e la pesca intensiva hanno favorito il proliferare di meduse in molte aree costiere, causando problemi al turismo e alla pesca.

Il contatto con i tentacoli delle meduse può risultare doloroso per l’uomo, poiché contengono cellule urticanti (cnidocisti) in grado di iniettare tossine. La gravità della puntura dipende dalla specie: nella maggior parte dei casi provoca solo arrossamenti e bruciore, ma alcune specie, come la cubomedusa australiana, possono essere letali. Per questo motivo, in estate vengono spesso installate reti di protezione e diffuse campagne di sensibilizzazione per informare i bagnanti sui rischi e sulle prime cure da adottare in caso di contatto.

Questa è lunghissima

Come riporta Repubblica, nelle acque di Miseno è stato avvistato un esemplare di Cassiopea, conosciuta anche come “medusa uovo fritto” per la sua forma particolare. Si tratta di una delle specie più comuni del Mediterraneo, facilmente riconoscibile per l’ombrello bianco con una gobba gialla centrale, che può raggiungere i 30 centimetri di diametro. Le sue braccia orali, ricche di bottoncini blu o viola, la rendono ancora più affascinante e unica nel suo genere.

Nonostante l’aspetto imponente, questa medusa non è pericolosa per l’uomo: non possiede veri tentacoli urticanti e, al massimo, può provocare lievi pizzicori nei soggetti più sensibili. La Cassiopea rappresenta così un incontro suggestivo e spettacolare nelle acque del nostro mare, capace di stupire chiunque la osservi da vicino.