Calabria, ci trovi quello che non ti aspetti | Ritrovamento rarissimo in mare: questo corallo è davvero introvabile

Coralli (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Un rarissimo corallo è stato trovato in mare nei pressi della regione calabria. Questo ritrovamento è davvero eccezionale.
Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha fatto importanti scoperte nel campo dei coralli, rivelando la straordinaria biodiversità degli ecosistemi marini e l’importanza di tutelarli. Questi ritrovamenti aiutano a comprendere meglio l’evoluzione delle specie e il ruolo fondamentale che i coralli svolgono nella salute degli oceani, offrendo rifugio e nutrimento a numerosi organismi marini.
Tra le scoperte più recenti spicca quella del Iridogorgia chewbacca, una nuova specie di corallo profondo del Pacifico occidentale tropicale. Questa specie si distingue per i rami lunghi e flessibili, che ricordano il celebre personaggio di Star Wars, e vive solitaria sui fondali rocciosi, a differenza dei coralli che formano ampi reef.
Gli esemplari osservati misurano circa 1,2 metri di altezza e la scoperta è stata possibile grazie alla collaborazione tra ricercatori della University of Hawaii e altre istituzioni internazionali. Un’altra scoperta significativa riguarda il Distichopora yurupariensis, individuato a 240 metri di profondità nelle acque del Pacifico colombiano.
Questo corallo presenta caratteristiche strutturali e cromatiche uniche, che lo rendono facilmente riconoscibile rispetto ad altre specie della zona. Il ritrovamento è stato effettuato nell’ambito dell’iniziativa Pristine Seas di National Geographic, grazie alla collaborazione tra scienziati colombiani e internazionali.
Proteggere gli ecosistemi
Questi studi dimostrano quanto sia fondamentale continuare a esplorare e proteggere gli ecosistemi marini. Molte specie di coralli rimangono ancora sconosciute e vulnerabili a minacce come il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca non sostenibile. Solo attraverso la ricerca scientifica e la cooperazione globale sarà possibile salvaguardare la biodiversità marina e garantire un futuro sostenibile agli oceani.
Un aspetto particolarmente interessante dei ritrovamenti recenti è che molti coralli scoperti vivono a profondità notevoli, fino a diverse centinaia di metri sotto la superficie. Questi ambienti profondi sono spesso poco esplorati e difficili da raggiungere, ma offrono condizioni stabili e protezione dai cambiamenti ambientali che minacciano le barriere coralline superficiali, come l’aumento delle temperature e l’acidificazione degli oceani.

Il corallo trovato
Come riporta il meteo.net, sui fondali della Calabria, nella celebre Costa Viola a Scilla, si trova la più grande foresta di corallo nero del mondo, con oltre 30.000 colonie distribuite su fondali rocciosi tra i 50 e i 110 metri di profondità. Questa straordinaria biodiversità crea scenari sottomarini che ricordano i mari tropicali e rappresenta uno dei siti di immersione più suggestivi d’Europa.
La ricchezza della zona è favorita dal continuo ricambio d’acqua dello Stretto di Messina, che apporta nutrienti fondamentali per la vita marina. Il corallo nero, Antipathes subpinnata, è composto da piccoli polipi che producono carbonato di calcio, formando uno scheletro simile a un albero.