Questa creatura marina è davvero gigantesca | Raggiunge i 24 metri di lunghezza: un mostro degli abissi

Illustrazione di una creatura misteriosa (Canva FOTO) - marinecue.it
E’ una delle creature marine più grandi mai esistite, questo perché superava i 20 metri di lunghezza. Un vero e proprio mostro!
Nel mare vivono alcune delle creature più imponenti del pianeta, capaci di stupire per dimensioni e adattamenti unici. La più celebre è la balenottera azzurra, il più grande animale mai esistito sulla Terra: può superare i 30 metri di lunghezza e le 180 tonnellate di peso, con un cuore grande quanto un’auto.
Tra i pesci domina lo squalo balena, un gigante gentile che raggiunge i 12–14 metri. Nonostante l’aspetto maestoso, si nutre di plancton e piccoli pesci, filtrando enormi quantità d’acqua ogni giorno. Anche il pesce luna, con il suo corpo quasi circolare, figura tra i più pesanti, arrivando a oltre due tonnellate.
Negli abissi vivono altre meraviglie, come il calamaro gigante, che può allungarsi per più di 10 metri, e il krill antartico, minuscolo ma fondamentale: è il cibo principale di balene e pinguini, prova che anche le creature piccole sostengono giganti.
Questi colossi marini non sono solo record di natura: svolgono ruoli cruciali negli ecosistemi oceanici, dal riciclo del carbonio al mantenimento delle catene alimentari. Proteggerli significa salvaguardare l’equilibrio del mare e, in ultima analisi, la salute del nostro pianeta.
Un gigante terrificante
Lungo le scogliere della costa di Somerset, in Inghilterra, un ritrovamento inatteso ha riacceso l’interesse per i grandi rettili marini del passato. Un frammento osseo, all’apparenza poco appariscente, si è rivelato essere parte della mascella di un ittiosauro gigantesco, un predatore marino che viveva circa 202 milioni di anni fa, nel Triassico superiore. La scoperta non è isolata: già nel 2016 era stato descritto un osso simile nella stessa area, a Lilstock, ma l’ultimo rinvenimento, avvenuto a Blue Anchor, ha fornito un quadro molto più completo e meglio conservato.
Gli studiosi guidati da Dean R. Lomax hanno confrontato i due reperti e hanno riconosciuto una morfologia unica. Questa combinazione di caratteristiche ha portato alla definizione di una nuova specie, battezzata Ichthyotitan severnensis, un nome che unisce le parole greche per “pesce” e “gigante” e rende omaggio al vicino estuario del fiume Severn. Le stime parlano di un animale lungo circa 25 metri, tra i più grandi rettili marini mai descritti. Un dato impressionante se si pensa che parliamo di dimensioni paragonabili, se non superiori, a quelle delle più grandi balenottere odierne.

Un’analisi un po’ più approfondita
La ricerca, pubblicata su PLOS ONE, racconta nel dettaglio come è stato ricostruito questo gigante del mare. Il frammento, un surangolare della mandibola destra, supera i due metri di lunghezza e mostra particolari sorprendenti: un andamento curvo quasi a 90 gradi, creste muscolari pronunciate e una fusione con un osso vicino che raramente si osserva negli ittiosauri.
L’analisi istologica ha rivelato una crescita ancora in corso al momento della morte, segno che l’animale era probabilmente un subadulto in espansione e non aveva raggiunto le dimensioni massime. I dati stratigrafici collocano la specie nel Rhaetiano, l’ultima fase del Triassico, poco prima di un’estinzione di massa che cambiò radicalmente gli ecosistemi marini.