Campi Flegrei, più li studiano più aumenta l’allerta | È appena venuto fuori un nuovo vulcano: è super pericoloso

I Campi Flegrei (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Ogni nuova indagine nei Campi Flegrei svela strutture sconosciute e anomalie inquietanti: il mistero geologico si infittisce.
Ci sono luoghi che sembrano voler custodire i propri segreti a tutti i costi. La zona dei Campi Flegrei è uno di questi. Bella, affascinante, ma con un lato nascosto che da anni tiene occupati ricercatori e studiosi. Qui non si tratta solo di ammirare i panorami o gustarsi un tramonto sul mare: sotto la superficie si muovono forze antiche, complesse, e spesso imprevedibili.
Negli ultimi tempi, diciamo pure negli ultimi anni, la scienza ha iniziato a guardare questo territorio con occhi diversi. Sempre più spesso si parla di nuovi studi, nuove tecnologie, nuovi segnali da interpretare. E più si approfondisce, più emerge la sensazione che ci sia ancora tantissimo da capire. Una cosa è certa: i Campi Flegrei non sono un’area come le altre, e ogni scoperta rischia di ribaltare ciò che credevamo di sapere.
Non è solo una questione di terremoti o fumarole che cambiano colore. Negli ultimi anni l’attenzione si è spostata anche sotto il livello del mare, in quella porzione di Tirreno che bagna Napoli e Ischia. Una zona che, a pensarci bene, è rimasta in gran parte inesplorata fino a poco tempo fa. Eppure, proprio lì, si nascondono forse le risposte più interessanti sul comportamento di questa vasta area vulcanica.
Con l’aiuto di strumenti sempre più precisi, i ricercatori stanno componendo una sorta di puzzle geologico sommerso. Un mosaico fatto di fratture, tracce magnetiche e strutture misteriose. E no, non è roba da film di fantascienza: è tutto vero, documentato e – diciamolo – un po’ inquietante. Perché quando inizi a capire che il mare nasconde molto più di quanto mostra… beh, ti viene voglia di saperne ancora di più.
Cosa nasconde davvero il fondale
Nel 2022, un team dell’INGV e del CNR si è lanciato in una nuova missione di ricerca nei fondali del Golfo di Napoli. Obiettivo? Rilevare e interpretare strane anomalie magnetiche nella zona dei Campi Flegrei. Il risultato è stato pubblicato su Geomorphology, e ha lasciato parecchie bocche aperte: sotto la superficie marina sono emerse tracce di strutture vulcaniche sommerse, rimaste nascoste fino ad oggi.
Una delle cose più sorprendenti – e inquietanti – è stata la scoperta di una gigantesca frana sottomarina, localizzata poco al largo di Ischia. I ricercatori pensano possa essere legata a fenomeni di instabilità dei versanti vulcanici. In parole semplici: pezzi interi di fondale che cedono e si muovono. Uno scenario da monitorare molto da vicino, anche per le implicazioni che potrebbe avere su tutta la zona circostante. Ma non finisce qui.

Una scoperta che cambia le carte in tavola
E adesso veniamo al punto. Gli scienziati hanno individuato quella che sembra essere una caldera sommersa mai segnalata prima, proprio nell’area dei Campi Flegrei. Non un vulcano attivo nel senso classico, ma un’antica struttura vulcanica che potrebbe ancora dire molto sui processi geologici in corso. Le anomalie magnetiche trovate, infatti, sembrano connesse con attività profonde che non si sono mai del tutto spente.
Come riporta Passione Astronomia, questa nuova scoperta potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere meglio l’evoluzione dell’intera area vulcanica. Non solo: potrebbe aiutare anche a prevedere eventi futuri con più precisione. Perché là sotto, tra le faglie note e quelle appena scoperte, c’è ancora tanto – forse troppo – da scoprire.