Adriatico, buone notizie per tutti | L’invasione è terminata: l’alga tossica è andata via, peccato sia finita l’estate

Illustrazione di un'alga tossica (Canva FOTO) - marinecue.it
Finalmente arriva una buona notizia! L’invasione è finita, e le alghe non saranno più un problema per le persone.
Le alghe marine sono organismi fondamentali per la vita negli oceani. Non sono piante vere e proprie, ma fotosintetizzano come loro, producendo ossigeno e contribuendo a fissare grandi quantità di anidride carbonica.
Ne esistono di tanti tipi e colori: dalle minuscole microalghe sospese nell’acqua alle grandi alghe brune come le kelp, che formano vere e proprie foreste sottomarine. Questi ambienti offrono rifugio e nutrimento a pesci, crostacei e altri animali marini.
Oltre al ruolo ecologico, le alghe sono preziose per l’uomo. Vengono usate in cucina, nella cosmesi, nella produzione di integratori e persino come materia prima per biocarburanti e bioplastiche.
La loro salute però è minacciata da inquinamento, riscaldamento delle acque e acidificazione degli oceani. Proteggerle significa difendere un tassello cruciale del sistema marino e della vita sul pianeta.
Quando il mare lancia un segnale
Per qualche giorno la costa di Porto Recanati ha fatto parlare di sé, ma non per il turismo o il paesaggio. Una fioritura anomala di Ostreopsis ovata, una microalga potenzialmente irritante, aveva spinto le autorità a vietare bagni e soste in acqua. Il tratto interessato era quello situato circa 200 metri a nord dello scarico della Fiumarella, una zona che, per conformazione, può trattenere più facilmente questo tipo di organismi.
La notizia aveva preoccupato bagnanti e residenti, non solo per i possibili fastidi cutanei ma anche per l’impatto sull’economia balneare. Eppure la situazione non è rimasta immobile. Dopo i primi allarmi, le analisi successive hanno iniziato a mostrare dati più rassicuranti, segno che l’episodio, per quanto serio, stava rapidamente cambiando direzione.

Cosa dicono i nuovi dati
Come riportato da Il Resto del Carlino, il punto di svolta è arrivato con il campionamento dell’Arpam del 9 settembre 2025. In quell’occasione la concentrazione di Ostreopsis ovata è scesa a 23.300 cellule per litro, una quantità che i tecnici hanno definito a “rischio sanitario trascurabile”. Di conseguenza, il Comune ha revocato l’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione, restituendo il tratto di mare alla normale fruizione.
La storia non si chiude però con un semplice via libera. Gli esperti continueranno a sorvegliare l’area, soprattutto i punti dove scogliere emerse o sommerse e scarichi costieri possono favorire nuovi accumuli di alghe. Il monitoraggio regolare serve a prevenire ritorni improvvisi e a mantenere alto il livello di sicurezza per chi vive e lavora lungo la costa.