Orche, la loro intelligenza non ha eguali | Sono in grado di attaccare gli uomini e di affondare le barche senza che se ne accorgano

Illustrazione di un'orca (Canva FOTO) - marinecue.it
Le orche sono animali molto intelligenti, e sembrano aver adottato una strategia molto efficace, capace di far affondare le barche facilmente.
Le orche, note anche come killer whale (Orcinus orca), sono tra i predatori più imponenti degli oceani. Appartengono alla famiglia dei delfinidi, ma il loro aspetto massiccio, con corpo idrodinamico e la caratteristica macchia bianca vicino agli occhi, le rende inconfondibili.
Questi cetacei possono superare i 9 metri di lunghezza e pesare fino a 6 tonnellate. La pinna dorsale, che nei maschi può raggiungere i due metri, è una vera “firma” visiva e li aiuta a mantenere la stabilità in immersione. La loro muscolatura potente e la forma affusolata del corpo consentono di nuotare a oltre 50 km/h.
La dieta è estremamente varia: alcune popolazioni si specializzano nella caccia a pesci e calamari, altre inseguono foche, leoni marini o persino balene. Questa flessibilità alimentare permette alle orche di occupare nicchie ecologiche diverse, rendendole un elemento chiave negli equilibri marini.
Presenti in tutti gli oceani, le orche svolgono un ruolo importante nella regolazione delle popolazioni di prede e nella salute complessiva degli ecosistemi. Le loro migrazioni seguono la disponibilità stagionale di cibo e influenzano catene alimentari complesse.
Un comportamento che incuriosisce marinai e scienziati
Negli ultimi anni, nello stretto di Gibilterra e lungo le coste atlantiche tra Spagna e Portogallo, un piccolo gruppo di orche ha attirato l’attenzione di chi naviga e degli studiosi. Secondo un recente rapporto dell’International Whaling Commission (IWC), come riportato da Il Fatto Quotidiano, queste orche si avvicinano alle barche di media e piccola dimensione per colpirne il timone, e lo fanno con una frequenza sorprendente.
Un’inchiesta del Washington Post calcola quasi 700 episodi in quattro anni, con alcuni casi di imbarcazioni affondate. A colpire non è solo il numero degli eventi, ma il loro carattere. I ricercatori spiegano che non si tratta di aggressività nel senso classico, bensì di un comportamento giocoso. Insomma, almeno dal loro punto di vista, non si tratta di un vero e proprio attacco.

Una situazione particolare
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, gli studiosi dell’IWC parlano apertamente di divertimento. Giovani orche che, con tempo a disposizione, hanno trasformato l’atto di smontare o lanciare pezzi del timone in una sorta di sport acquatico. Non è solo passatempo: la loro tendenza a imitare compagni di branco ricorda un episodio degli anni ’80, quando alcune balene iniziarono a portare il salmone in testa solo perché lo facevano le altre.
Questa nuova “moda”, però, ha una cadenza stagionale. Il comportamento prende avvio in primavera, raggiunge il massimo in estate e si attenua in autunno, un po’ come un gioco che perde fascino col tempo. I ricercatori suggeriscono perfino una contromisura per i naviganti: avvolgere il timone con corde fibrose che ricordino le meduse, animali che le orche tendono a evitare.