La NASA ha appena divulgato delle immagini sconvolgenti | È apparsa all’improvviso: quest’isola non dovrebbe essere lì

Illustrazione di un'isola in mezzo al mare (Canva FOTO) - marinecue.it
La scoperta ha lasciato i ricercatori a bocca aperta. E’ stata scoperta un’isola, che non dovrebbe trovarsi da quelle parti. Com’è possibile?
Può sembrare sorprendente, ma anche oggi vengono scoperte nuove isole. Non si tratta di grandi continenti perduti, bensì di piccole terre emerse che appaiono in mari o laghi, frutto di processi naturali in continua evoluzione.
Molte nascono dall’attività vulcanica: eruzioni sottomarine che accumulano lava e ceneri fino a emergere in superficie. Altre si formano grazie a sedimenti trasportati da correnti marine o glaciali, che si depositano e si consolidano col tempo.
Alcune di queste isole sono temporanee. Possono erodersi rapidamente o essere sommerse da maree e tempeste, scomparendo dopo pochi anni. Altre invece si stabilizzano, diventando nuovi habitat per piante, uccelli e persino comunità umane.
La scoperta di una nuova isola è importante per la geografia, ma anche per la scienza e il diritto internazionale: cambia mappe, ecosistemi e, in certi casi, confini e zone economiche marittime, aprendo questioni di sovranità e gestione delle risorse.
Un’isola particolare
In un angolo remoto dell’Alaska, all’interno del lago Alsek, è comparsa un’isola che fino a poche settimane fa non esisteva sulle mappe. Si chiama Prow Knob e il suo arrivo non ha nulla a che fare con i vulcani o le eruzioni sottomarine. A sorprenderne la nascita è stato il rapido arretramento dei ghiacci circostanti, un processo silenzioso ma inarrestabile che ha trasformato una vetta montuosa in una vera e propria isola.
L’evento, osservato e fotografato dalla NASA, sembra quasi una scena rubata a un documentario, eppure è accaduto in poche settimane, tra la metà di luglio e i primi giorni di agosto 2025. Quello che oggi appare come un piccolo gioiello circondato dall’acqua era, fino a poco tempo fa, parte integrante di un paesaggio glaciale compatto. Gli scienziati che studiano la zona sottolineano che non si tratta di un episodio isolato: la rapida fusione dei ghiacci sta riscrivendo la geografia di molte regioni artiche.

Una scoperta incredibile
Come riportato da Fanpage, fotografie satellitari mostrano che solo pochi decenni fa la montagna di Prow Knob era quasi completamente avvolta dal ghiacciaio Alsek, con la calotta che lambiva le pareti rocciose vicino alla sommità. Dal 2018 in poi, il ghiacciaio ha iniziato a frammentarsi e a ritirarsi, lasciando progressivamente spazio all’acqua. In questo breve arco di tempo, l’avanzare della fusione ha separato la montagna dalla terraferma, creando una nuova isola in pieno lago.
Gli studiosi vedono in questa metamorfosi un campanello d’allarme. La nascita di Prow Knob non è solo una curiosità geografica, ma un segnale tangibile di come il riscaldamento globale stia modificando in fretta ambienti che si pensavano stabili. Le implicazioni toccano l’ecosistema locale, l’idrologia della regione e, più in generale, offrono una misura concreta dei mutamenti in corso nelle zone polari.