Per molti i pugliesi sono barbari e crudeli, solo perché mangiano questo specie marina | Dovrebbe essere bandita dalle tavole di tutto il mondo

Illustrazione di un pescatore (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione di un pescatore (Canva FOTO) - marinecue.it

In Puglia viene cucinata e mangiata tantissimo, eppure sono tantissimi i posti dove la pescano e la cucinano. Ma fino a che punto?

La cucina di mare pugliese è un mosaico di profumi e colori che racconta il legame profondo tra la regione e il suo doppio litorale, Adriatico e Ionio. Qui il mare non è solo scenario, ma la vera dispensa quotidiana: pesci di piccola taglia, crostacei, molluschi arrivano in tavola con la freschezza intatta.

La filosofia è semplice ma sapiente: rispettare il sapore naturale del pesce. Per questo dominano cotture essenziali, come la griglia, il vapore o la classica “acqua pazza”, che cuoce lentamente con pomodoro e aromi. 

Accanto al pesce, l’olio extravergine d’oliva pugliese è l’altro protagonista: condimento a crudo che esalta i profumi del mare. Pomodoro, aglio, prezzemolo e limone completano l’armonia dei piatti, mentre il pane locale, spesso croccante, diventa compagno naturale per raccogliere i sughi. 

Dalla tiella barese con riso, patate e cozze, alle zuppe di pesce delle coste ioniche, fino ai celebri crudi di mare, ogni porto custodisce una variante della stessa passione. La stagionalità decide i protagonisti: d’estate piatti freschi e veloci, d’inverno preparazioni più corpose.

Una pietanza che accende il dibattito

Può sembrare un semplice piatto di mare, ma dietro a un braccio di polpo si può scatenare un confronto culturale acceso. Negli Stati Uniti, ad esempio, la proposta di servire polpo marinato in un ristorante a tema Pirati dei Caraibi ha diviso l’opinione pubblica. Alcuni clienti hanno giudicato la scelta “disumana”, spinti dall’idea che questi animali siano dotati di intelligenza elevata e comportamenti complessi.

È curioso notare come ciò che per una regione mediterranea, come la Puglia, rientri nella normalità gastronomica, in altri contesti diventi oggetto di polemica. La distanza tra abitudine e scandalo racconta molto sul peso delle tradizioni alimentari e su come, di fronte allo stesso cibo, possano emergere sensibilità opposte.

Illustrazione del polpo in tavola (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione del polpo in tavola (Canva FOTO) – marinecue.it

Tra tradizione e sensibilità moderne

Nel dettaglio, la vicenda riguarda il locale The Beak and Barrel di Disney World, che ha inserito in menù il piatto Kraken’s Catch: braccia di polpo marinati con limone, lime, olive, peperoni e avocado. Secondo il sito Everyeye Lifestyle, la ricetta ha scatenato critiche perché ritenuta offensiva verso una specie capace, secondo molte ricerche, di apprendere, risolvere problemi e perfino utilizzare strumenti. Alcuni commentatori hanno paragonato il consumo di polpo a quello di un animale domestico.

Non sono mancati però i pareri opposti. Diversi utenti e osservatori hanno ricordato che il polpo è parte integrante della cucina di molte aree costiere, come appunto la Puglia (ma non solo, visto che viene consumato in tutta l’Italia e in altri paesi del mondo), e che in natura rientra già nella catena alimentare. Per costoro, vietarne il consumo non avrebbe senso, purché la pesca sia sostenibile e regolamentata.