A due passi da Bari hanno avvistato una specie marina che non vive in queste zone | Stupore tra i cittadini: nessuno lo aveva mai visto

Illustrazione del mare di Bari (Canva FOTO) - marinecue.it

Illustrazione del mare di Bari (Canva FOTO) - marinecue.it

Nei pressi di Bari, è stata avvistata una creatura incedibile. Ma non abita proprio in quelle acque, proviene da molto lontano.

Quando in un’area marina compaiono specie mai osservate prima, è come se il mare lanciasse un segnale. Questi avvistamenti sorprendono i biologi perché indicano cambiamenti nell’ambiente, dalle temperature dell’acqua alle correnti, che spingono animali e piante a esplorare nuovi habitat.

A volte si tratta di spostamenti naturali: alcune specie hanno cicli migratori lunghi e poco conosciuti, oppure si spostano seguendo le prede. In altri casi entrano in gioco fattori umani, come il traffico navale che trasporta uova e larve attraverso le acque, favorendo l’arrivo di “ospiti” inattesi.

Il cambiamento climatico è uno dei motori principali di questo fenomeno. Mari più caldi e correnti modificate aprono rotte inedite, permettendo a pesci tropicali, meduse o alghe di colonizzare zone un tempo troppo fredde o inadatte. Alcune specie si adattano, altre scompaiono, alterando equilibri ecologici secolari.

Questi incontri inaspettati non sono solo curiosità: possono avere conseguenze concrete sulla pesca, sul turismo e sugli ecosistemi locali. Per questo scienziati e autorità costiere monitorano con attenzione ogni avvistamento, cercando di capire se si tratta di un episodio isolato o di un cambiamento profondo e duraturo.

Un incontro sorprendente

Il mare di Giovinazzo, di solito popolato da delfini comuni e specie familiari, ha offerto una scena inaspettata. Al largo di questa costa pugliese, i pescatori e alcuni cittadini hanno infatti notato movimenti insoliti tra le onde, qualcosa che rompeva la consuetudine delle uscite quotidiane. Una di quelle sorprese che ricordano quanto l’Adriatico possa riservare incontri fuori dall’ordinario.

Non si è trattato del solito branco in transito. L’avvistamento, confermato nelle ore successive, ha destato curiosità e un po’ di apprensione, spingendo ricercatori e volontari a coordinarsi in fretta. L’episodio è diventato in breve tempo una piccola notizia di mare, un richiamo a osservare con più attenzione quello che accade appena sotto la superficie. Si tratta di un esemplare di grampo.

Illustrazione di un grampo (Canva FOTO) - marinecue.it
Illustrazione di un grampo (Canva FOTO) – marinecue.it

Le ipotesi sul viaggio

L’ospite inatteso era un giovane grampo, un cetaceo che raramente raggiunge queste acque. Secondo quanto riportato da Giovinazzo Viva, l’animale, lungo oltre due metri e mezzo e con un peso stimato attorno ai 200 chilogrammi, mostrava segni evidenti di difficoltà: il corpo appariva emaciato, con possibili problemi polmonari e neurologici. Le ultime segnalazioni lo davano giorni prima vicino alle coste croate, indizio che le correnti lo abbiano spinto fino alla Puglia in una sorta di viaggio forzato.

All’avvistamento hanno risposto rapidamente Capitaneria di Porto, centri di recupero, volontari e gruppi universitari, impegnati nel monitoraggio e nella raccolta di dati utili. La scena, tra curiosità dei residenti e impegno scientifico, racconta non solo la fragilità di questo esemplare, ma anche il ruolo del mare come corridoio di incontri imprevedibili, dove clima e correnti possono riscrivere in poche ore le rotte di una specie.