Il pesce più buono in assoluto è quello che ti uccide | Non comprarlo mai più: scegli questo, il tuo corpo ringrazierà

Pesce e pericoli (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Scopri perché alcuni pesci possono diventare pericolosi e quali alternative scegliere per proteggere davvero la tua salute.
Quando si ha voglia di piatti leggeri e freschi, il pesce sembra la scelta più ovvia. Fa bene, è buono… e in teoria pure sicuro. Però — e qui viene il punto — non tutti i tipi di pesce sono ideali da portare in tavola quando le temperature salgono.
C’è chi li considera sempre un toccasana, ma la realtà è un po’ più complicata. Soprattutto d’estate, quando ci sono aspetti che sarebbe meglio non ignorare. Il problema inizia proprio dalla filiera: nei mesi caldi la domanda esplode, e questo può portare a conseguenze spiacevoli.
Con il caldo basta davvero poco perché un prodotto potenzialmente sano diventi un rischio. E no, il frigorifero di casa non basta se il danno è stato fatto prima. C’è poi un altro dettaglio che molti ignorano: l’impatto ambientale. Alcune specie, proprio quelle più richieste, sono a rischio per colpa della pesca intensiva. Pescarle ancora e ancora contribuisce a squilibrare gli ecosistemi, e alla lunga, ci si ritrova con un mare sempre più povero.
Scegliere in modo consapevole non è solo questione di salute, ma anche di rispetto per l’ambiente. E no, non è un discorso da fanatici. Ah, e poi ci sono i contaminanti. Già. Alcuni pesci si caricano di sostanze tossiche. Non è allarmismo, è chimica. Chi ne mangia spesso, magari senza saperlo, si espone a rischi non da poco.
Scelte che sembrano salutari, ma non lo sono
C’è questo paradosso: pensi di mangiare bene, e invece… stai facendo l’opposto. Alcuni pesci hanno la fama di essere super salutari, ma in estate possono diventare un problema serio. Sembra assurdo, ma basta sbagliare a conservarli o comprarli da chi non segue certe regole, e boom, rischio intossicazione. Non è sempre colpa del pesce in sé, ma di come ci arriva nel piatto.
Ci sono tipi di pesce che andrebbero proprio evitati nei mesi caldi. La questione non riguarda solo la freschezza, ma anche le conseguenze dirette sul nostro corpo. Serve rimettere in discussione alcune abitudini, anche quelle che sembrano innocue. Davvero.

Attenzione a cosa porti a tavola
Tra i pesci da limitare nei mesi caldi ci sono quelli che si trovano ai vertici della catena alimentare marina, come il pesce spada e lo squalo, che possono contenere alti livelli di mercurio. Anche il salmone, se non conservato correttamente, può rappresentare un rischio. Sono specie che richiedono condizioni ottimali per essere consumate in sicurezza, cosa non sempre garantita nei mesi estivi.
Meglio orientarsi verso varietà considerate più sicure, come il merluzzo, la sogliola o le sardine. Questi pesci, oltre ad avere un buon profilo nutrizionale, sono meno soggetti all’accumulo di tossine e più resistenti alla deperibilità. Secondo Studium News, scegliere questi prodotti durante l’estate significa tutelare la propria salute senza rinunciare al gusto.