I polpi sono a rischio | Queste enormi creature marine ne sono ghiotte: si spingono fino a riva per cacciarli

Illustrazione di un polpo in pericolo (Canva FOTO) - marinecue.it
Queste enormi creature marine stanno scombussolando un po’ gli ecosistemi marini, e proprio i polpi sono a rischio!
Il polpo è una delle creature più enigmatiche che popolano i nostri mari. A prima vista colpisce per il corpo molle e le otto braccia ricoperte di ventose, strumenti perfetti per afferrare, esplorare e persino assaggiare l’ambiente circostante.
La sua intelligenza è proverbiale: riesce a svitare tappi, aprire barattoli, mimetizzarsi alla perfezione e perfino imparare osservando. Non sorprende che venga considerato il “cervello” del mondo marino, capace di risolvere problemi in modi che ricordano più i mammiferi che gli invertebrati.
Dal punto di vista biologico, il polpo è un piccolo prodigio. Ha tre cuori, un sangue blu ricco di rame e una pelle che cambia colore e consistenza in pochi istanti. Queste doti gli permettono non solo di sfuggire ai predatori, ma anche di comunicare e interagire con l’ambiente.
Oltre alla curiosità scientifica, i polpi svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi. Predatori abili e al tempo stesso prede importanti, contribuiscono a mantenere in equilibrio la catena alimentare marina.
Un incontro che sorprende
Ci sono giornate in cui il mare sembra raccontare storie nuove. Le onde si muovono tranquille e poi, all’improvviso, appare qualcosa che cattura l’attenzione: sagome scure che emergono dall’acqua e creano un senso di stupore misto a timore. Non è uno spettacolo comune, soprattutto se quelle sagome appartengono a orche che decidono di spingersi vicino alla costa.
Chi assiste a scene simili parla spesso di emozione pura. Vedere questi grandi predatori muoversi coordinati, quasi fosse una danza, suscita meraviglia. Ma la sorpresa non riguarda solo la loro presenza: è il comportamento osservato che sta facendo discutere biologi e appassionati. E per alcune specie non è proprio una notizia positiva.

Cosa sta succedendo?
Come riportato da Day Hospital, Le osservazioni raccolte dal Gruppo di lavoro Orca Atlantica (GTOA), insieme alla Cemma e al Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI), hanno documentato un dettaglio inedito: per il terzo anno consecutivo, le orche iberiche avvistate nella ría di Arousa, in Galizia, non si limitano a cacciare tonni, ma si nutrono anche di polpi. Le fotografie le mostrano chiaramente mentre riemergono con un polpo tra i denti, un comportamento che svela una dieta più varia di quanto si pensasse fino a poco tempo fa.
Queste orche, che migrano dallo stretto di Gibilterra verso Nord in estate, restano nelle Rías Baixas approfittando dell’abbondanza di prede, fino a settembre inoltrato. Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno si spostano di nuovo verso sud e acque più profonde. A conferma di un ambiente che torna a pulsare di vita, sono stati segnalati anche altri grandi cetacei, come balene blu, rorqual, globicefali e delfini, che sembrano riprendere rotte abbandonate da decenni.