In Sicilia scoperta una struttura enorme sommersa | Per molti è Atlantide, ma c’é chi li deride: pronte le spedizioni

Non è Atlantide? (grahamhancock.com/André Chaisson) -www.marinecue.it
Questa vasta struttura situata nei fondali marini della Sicilia somiglia a Atlantide. Tuttavia, la risposta potrebbe non essere tanto semplice!
Tra mito e realtà, i nostri mari (ma non solo) sono spesso al centro di racconti scientifici che amiamo elaborare per il portale di Marinecue e affini.
L’incanto della scoperta di cui discuteremo si intreccia con le più interessanti leggende: quelle riguardanti Atlantide e le storie della mitologia greca che da sempre destano curiosità collettiva.
Tuttavia, come è tradizione nel campo scientifico, grazie all’importanza di dati concreti e verificabili, per ottenere risposte specifiche sarà necessaria un’esplorazione diretta dei fondali marini, attraverso missioni scientifiche appropriate.
Fino a quel momento, la struttura rimarrà sospesa tra scienza e fantasia, a metà fra leggenda e realtà geologica del Mediterraneo. Scopriamo insieme questa narrazione affascinante.
Divisa la comunità
A 40 chilometri al largo di Portopalo di Capo Passero in Sicilia, è stata scoperta una enigmatica struttura sommersa che ha acceso l’interesse su una delle ipotesi più affascinanti di recente: la presenza di una città sommersa nel Mediterraneo. Le immagini presenti nell’articolo provengono in parte dal sito dell’EMODnet, ovvero il European Marine Observation and Data Network.
Secondo quanto riportato da Geopop e dal sito Graham Hancock.com, l’ingegnere André Chaisson avrebbe analizzato la batimetria dei fondali, evidenziando una forma lunga 17 chilometri e larga oltre 4, con una geometria che ricorda un impianto urbano comprendente canali e, probabilmente, anche un porto. Questa scoperta, emersa nel corso di ulteriori studi sul mito di Atlantide, ha stimolato l’immaginazione del pubblico ed innescato un acceso dibattito tra esperti di geologia, archeologia e storia antica.

Terra dei Lestrigoni?
Secondo Chaisson, la struttura potrebbe corrispondere a Telepylos, città dei giganti Lestrigoni menzionata nell’Odissea! Suggerisce inoltre che, durante l’ultima era glaciale, quest’area fosse emersa a causa di un più basso livello marino, e che, con lo scioglimento dei ghiacci e il progressivo innalzamento delle acque, la città sia stata pian piano sommersa fino a scomparire circa 10. 000 anni fa. Le dimensioni calcolate, tradotte nelle antiche misure greche, sembrano compatibili con una pianificazione urbana di grande accuratezza.
Nonostante l’eco mediatica di questa notizia, gli studiosi restano molto prudenti, a detta di Geopop. Le ricostruzioni sul livello del mare durante e dopo l’ultima era glaciale riportano una variazione massima di circa 130 metri. La presunta Telepylos, d’altro canto, si troverebbe a 250 metri di profondità, un dato che non si accorda con attuali conoscenze scientifiche. In aggiunta, 10. 000 anni fa nel Mediterraneo non esistevano civiltà in grado di edificare insediamenti così complessi. È più probabile, quindi, che ciò che sembra essere una città nelle immagini sia il frutto di artefatti cartografici o sviluppi informatici dei dati batimetrici.