Chi vive al mare campa cent’anni | Non è folclore, ma scienza: adesso hanno capito anche il perché

Vivere vicino al mare permette di vivere più a lungo, ecco perché (Freepik Foto) - www.marinecue.it
Spesso i luoghi in cui viviamo influenzano più di quanto pensiamo la nostra salute e il nostro benessere.
Non si tratta solo di abitudini personali o di scelte di stile di vita: anche l’ambiente circostante lascia un’impronta duratura sul corpo e sulla mente.
Le città, con i loro ritmi accelerati, offrono opportunità ma presentano anche sfide: inquinamento, stress, mancanza di spazi verdi. Al contrario, zone più tranquille possono garantire condizioni meno aggressive per l’organismo e favorire una maggiore qualità della vita.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo in evidenza come alcuni ambienti siano in grado di migliorare parametri importanti legati alla salute, dall’apparato respiratorio fino al sistema cardiovascolare. Non si tratta di suggestioni o credenze popolari, ma di risultati ottenuti con dati misurabili.
Da qui l’attenzione crescente degli studiosi verso il rapporto tra habitat e longevità: quanto può incidere il contesto naturale in cui viviamo sulla durata e sulla qualità della vita?
Una scoperta sorprendente
Un nuovo studio pubblicato su Environmental Research e riportato da Focus.it (30 agosto 2025) ha analizzato oltre 66.000 aree di censimento negli Stati Uniti, cercando di capire se la vicinanza all’acqua potesse influire sulla speranza di vita. La ricerca, condotta dalla Ohio State University, ha messo a confronto residenti lungo la costa oceanica con chi vive vicino a fiumi e laghi nell’entroterra.
I risultati hanno mostrato che abitare entro 50 chilometri dal mare è associato a un’aspettativa di vita media superiore di circa un anno rispetto alla media nazionale di 79 anni. Viceversa, chi vive vicino a specchi d’acqua interni fa registrare valori inferiori, attorno ai 78 anni.

Perché il mare fa la differenza
Secondo gli autori, i motivi non sono univoci. Da un lato ci sono fattori ambientali: la qualità dell’aria, la presenza di temperature più miti grazie all’effetto “cuscinetto” del mare contro le ondate di calore, e la maggiore facilità a svolgere attività fisica. Dall’altro lato emerge un elemento sociale ed economico: chi risiede in aree costiere dispone in media di redditi più alti, che permettono migliori cure preventive e stili di vita più salutari.
Non mancano però le sfide: le zone interne, spesso più esposte a inquinamento, povertà e scarsità di luoghi sicuri per muoversi, risultano penalizzate sotto diversi aspetti. In sintesi, come spiega il coordinatore dello studio Jianyong Wu, “lungo le aree costiere si vive più a lungo” – un dato che mette in evidenza come il mare non sia solo un paesaggio da ammirare, ma anche un alleato concreto della salute.