Sulle spiagge Italiane è invasione squali | Non si sta sicuri nemmeno a riva: è un fuggi fuggi generale

Squalo (depositphotos foto) - www.marinecue.it
Molti esemplari di squali sono stati avvistati nelle varie località balneari. Ecco cosa sta succedendo davvero.
Gli squali sono tra le creature marine più affascinanti e temute al mondo. Appartenenti alla classe dei pesci cartilaginei, vivono negli oceani da oltre 400 milioni di anni, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento. Sono predatori al vertice della catena alimentare marina e svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi, regolando le popolazioni di altre specie.
Nonostante la loro fama di “mostri del mare”, la maggior parte delle specie di squalo non è pericolosa per l’uomo. Gli attacchi sono rari e spesso causati dalla confusione con le prede abituali. Purtroppo, gli squali sono oggi fortemente minacciati dalle attività umane: la pesca intensiva, la distruzione degli habitat e la caccia per ottenere pinne e carne hanno portato molte specie sull’orlo dell’estinzione.
La conservazione degli squali è essenziale per la salute degli oceani. Negli ultimi anni sono state avviate diverse campagne di sensibilizzazione e progetti di tutela per proteggerli. Sostenere queste iniziative significa non solo salvare una specie simbolo del mare, ma anche preservare la biodiversità marina di cui tutti, direttamente o indirettamente, beneficiamo.
Alcune delle specie di squali più note per essere potenzialmente pericolose per l’uomo includono lo squalo bianco, lo squalo tigre e lo squalo toro. Questi predatori, grazie alle loro dimensioni e alla potenza del morso, possono rappresentare un rischio in rare situazioni, soprattutto quando si avvicinano a zone costiere frequentate da bagnanti o subacquei.
Come tutelarli
Tuttavia, è importante ricordare che gli attacchi sono spesso il risultato di curiosità o confusione, più che di un vero intento predatorio. Per contrastare il declino della popolazione di squali, molti paesi hanno introdotto leggi e regolamenti per limitarne la pesca e vietare pratiche dannose come il finning.
Quest’ultimo è il taglio delle pinne seguito dal rilascio in mare dell’animale ancora vivo. Le aree marine protette, insieme a programmi di monitoraggio e sensibilizzazione, stanno contribuendo a salvaguardare queste specie, garantendo loro un futuro e preservando la salute degli oceani.

Gli avvistamenti
Come riporta tech.everyeye.it, gli avvistamenti di squali bianchi vicino alle coste sono aumentati in maniera significativa, destando preoccupazione tra bagnanti e pescatori. Questo fenomeno sembra essere strettamente legato ai cambiamenti climatici, che stanno riscaldando le acque oceaniche rendendo le zone costiere settentrionali più ospitali per queste specie.
Un altro fattore determinante è l’abbondanza di prede lungo queste coste, che attira i grandi predatori sempre più vicino alla riva. Tuttavia, questa nuova presenza può creare conflitti con le attività umane, come la pesca, aumentando il rischio di catture accidentali e di conseguenza la mortalità degli squali, già considerati una specie vulnerabile.