Stiamo distruggendo tutto il mondo che ci circonda | Le nuove vittime sono gli squali: stanno diventando tutti senza denti

Rischio per loro (canva.com) - www.marinecue.it
Cosa rende gli squali più deboli e indifesi: i grandi predatori degli oceani sono in pericolo. Il nuovo rischio all’orizzonte!
I cambiamenti climatici stanno provocando alterazioni significative nell’equilibrio degli ecosistemi marini. L’aumento delle temperature a livello globale e il conseguente innalzamento del livello dei mari rappresentano solo alcune delle difficoltà.
Queste modifiche colpiscono organismi molto delicati, come coralli e fitoplancton, e influiscono in modo notevole anche sui grandi predatori di vertice che mantengono la stabilità delle catene alimentari marine.
In particolare, gli squali sono un esempio rappresentativo: la loro esistenza è legata a tratti fisiologici e biochimici altamente specializzati, per quanto ci terrorizzino.
Ultime ricerche scientifiche hanno rivelato che anche gli squali possono mostrare fragilità strutturale in situazioni di maggior stress delle acque. Ecco quali.
Nuove condizioni di stress
Come riportato da Wired, uno studio condotto da biologi dell’Università Heinrich Heine di Düsseldorf ha rivelato che gli squali pinna nera del reef potrebbero perdere i denti a causa dell’acidificazione degli oceani. Gli scienziati hanno esaminato oltre 40 denti persi di questi squali, lasciandoli immergere per otto settimane in contenitori da 20 litri con due livelli distinti di pH: l’attuale media oceanica di 8,1 e un valore stimato di 7,3, previsto entro il 2300.
Alla fine dello studio, i denti esposti al pH più basso sono risultati visibilmente danneggiati: presentavano fratture, buchi, un aumento della corrosione radicolare e un significativo degrado strutturale. “I denti degli squali, nonostante siano composti da fosfati altamente mineralizzati, sono ancora vulnerabili alla corrosione in futuri scenari di acidificazione degli oceani”, ha dichiarato il primo autore Maximilian Baum, evidenziando come queste strutture siano state create evolutivamente per tagliare la carne e non per resistere a maggiore acidità.

Cause del fenomeno
L’acidificazione oceanica è un fenomeno causato principalmente dall’assorbimento di anidride carbonica, che porta a un abbassamento del pH medio delle acque. Attualmente a 8,1, potrebbe ridursi a 7,3 entro il 2300, rendendo le acque quasi dieci volte più acide. Per gli squali, che nuotano con la bocca sempre aperta per respirare e quindi espongono continuamente i denti all’acqua, questo rischio è ancora più reale. Gli autori della ricerca, incluso Sebastian Fraune, hanno comunque messo in evidenza alcune limitazioni dello studio, come il fatto di aver esaminato solo denti persi e non quelli in fase di rigenerazione.
Nonostante queste variabili, la situazione rimane allarmante. Baum ha sottolineato che anche un diminuzione moderata del pH potrebbe avere gravi conseguenze per le specie più vulnerabili, in particolare quelle con cicli di sostituzione dei denti più lenti. Pertanto, mantenere il pH oceanico vicino all’attuale valore medio di 8,1 risulta cruciale non solo per la loro sopravvivenza, ma anche per l’intera rete alimentare marina, che si basa sull’equilibrio dei suoi predatori di vertice.